Due volte in carcere per aver perseguitato fino all'esaperazione la cugina, tre denunce per stalking e da ultimo un divieto di avvicinamento per lo stesso motivo. La vicenda si è consumata in Emilia Romagna. Nei guai un 30enne di irpino. L'uomo a seguito della denuncia dei parenti, è indagato per atti persecutori dai carabinieri di Rimini, coordinati dal sostituto procuratore Davide Ercolani.
A suo carico è stato emesso dal gip del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli il provvedimento cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa (aggravata dall'uso del braccialetto elettronico).
Interrogato dal gip, l'uomo difeso dall'avvocato Umberto De Gregorio, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Condannato nel 2016, e poi nel 2022 complessivamente a quattro anni di reclusione, arrestato a Rimini e poi a Padova, una volta tornato in libertà ha ripreso, sempre, a perseguitare la cugina con messaggi, pedinamenti e aggressioni verbali.
"Il 32enne - riporta l'Ansa - si trovava all'estero quando è venuto a sapere dai genitori rimasti ad Ariano Irpino che i carabinieri lo stavano cercando per notificargli un atto della Procura di Rimini. Su suggerimento dell'avvocato difensore, quindi, si è presentato all'ufficio delle forze dell'ordine più vicino, quello della stazione di polizia del Brennero, e si è fatto identificare. Gli agenti quindi gli hanno notificato il divieto di avvicinamento alla persona offesa."