di Paola Iandolo
La sentenza di condanna per Don Livio Graziano, il sacerdote alla guida di una comunità di Prata Principato Ultra, è diventata definitva. Don LIvio era stato condannato ad otto anni di reclusione per gli abusi su un minore. I magistrati della I Sezione Penale della Corte di Cassazione hanno confermato la condanna emessa nei confronti del sacerdote in primo grado dal tribunale di Avellino ed in appello a otto anni di reclusione, rigettando per inammissibilità l’appello dei difensori. Il tredicenne e i genitori costituiti parte civile nel processo sono stati rappresentati dall’avvocato Mario Caligiuri del foro di Roma mentre il sacerdote è stato difeso dagli avvocati Carlo Di Casola e Giampiero De Cicco.Dopo la condanna definitiva ora Don Livio Graziano dovrebbe tornare in carcere.
La parte civile
La famiglia, come si legge in una nota apparsa sulla pagina ufficiale delle Rete L’Abuso: ”ha espresso gioia per questa patita sentenza che gli ha reso quella giustizia che la chiesa non ha reso”.
La ricostruzione
La sentenza di Appello per Don Livio era stata emessa dai magistrati della IV sezione della Corte di Appello di Napoli nel giugno del 2023. La sentenza di primo grado era stata emessa il 24 novembre 2022, dal Tribunale di Avellino. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la pena di undici anni di reclusione. Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, erano state avviate dopo la denuncia presentata dal padre del ragazzo di tredici anni. Il 13enne, ascoltato in ambiente protetto con il sostegno di psicologi, era stato ritenuto attendibile dai professionisti e dagli inquirenti, con una serie di riscontri, in primis i messaggi a sfondo sessuale inviati dal sacerdote sul cellulare del ragazzino.