di Paola Iandolo
Paolo Pagnozzi resta in carcere. A deciderlo i giudici della IV Sezione Penale della Corte di Cassazione che hanno rigettato il ricorso contro la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli presentato dagli avvocati Dario Vannetiello e Alfedo Gaito.
La ricostruzione
Paolo Pagnozzi venne coinvolto nell’operazione Caudium, eseguita a dicembre scorso dai Carabinieri del Comando Provinciale di Benevento coordinati dalla Dda di Napoli. Ad avviso dei pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia di Napoli Simona Belluccio e Francesco Raffaele, Paolo Pagnozzi e altri 22 indagati raggiunti dalle misure cautelari si occupavano di gestire fiumi di droga che da Aprilia (in provincia di Roma) raggiungevano dapprima Tufara Valle e successivamente la Valle Caudina. Ad avviso degli inquireinti Paolo Pagnozzi avrebbe avuto un ruolo di partecipe alla associazione. Stando alle indagini Erminio Pagnozzi, per il tramite di Alessandro Cavuoto (condannato in via definitiva quale esponente del «clan Pagnozzi»), si attivò per contattare Paolo Pagnozzi (appellato col termine di “compare”).