Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'avvocato Vincenzo Fiume, difensore del giovane di Fontanarosa, vittima di un incidente:
“...rappresento innanzitutto che il prevenuto, chiaramente identificabile nel contesto sociale di riferimento, non era in 'fuga' verso nessuna parte.
Vero è il suo stato soggettivo di imputato in custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Vere sono però anche le permanenti autorizzazioni in atto, che gli permettono di uscire dal suo domicilio negli orari prescritti e sempre scrupolosamente osservati, sotto la costante vigilanza degli organi preposti.
Circa le condizioni soggettive in cui versava al momento del sinistro - che si pubblicano come certamente alterate per uso di sostanze stupefacenti nonché alcooliche - evidenzio che, ad ora, nulla è stato contestato e men che mai è intervenuto alcun provvedimento di giudiziale accertamento.
Si impone pertanto quantomeno il legittimo dubbio della relativa effettiva ricorrenza, da bene evidenziare nella notizia da pubblicarsi, conformemente alla rigorosa normativa vigente in materia, a giusto contemperamento del legittimo e continente dovere di cronaca giudiziaria con la tutela di elementari criteri di rispetto della riservatezza ed onorabilità dell'interessato, presunto innocente fino a prova contraria”.