Lo scorso 15 novembre, il Liceo Statale Mancini di Via Ferrante è stato teatro di un audace furto, durante il quale ignoti sono riusciti a trafugare 32 notebook dal valore commerciale di circa 15.000 euro. Tuttavia, grazie all'incansabile lavoro della Squadra Mobile di Avellino, i presunti autori del furto sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica di Avellino.
Le indagini, condotte con tempestività, hanno permesso agli investigatori di acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza della scuola, consentendo così di individuare i responsabili. Due giovani irpini sono stati ritenuti i presunti autori del furto, ma al momento della denuncia, i 32 notebook risultavano ancora dispersi.
Tuttavia, la perseveranza dell'attività investigativa ha portato alla luce un nuovo sviluppo quando, durante un controllo presso l'autostazione AIR di Avellino, uno dei giovani denunciati è stato notato scendere da un pullman proveniente da Napoli con un grosso zaino. Soggetto noto alle Forze di Polizia, la sua condotta ha attirato l'attenzione degli agenti.
Il controllo e la successiva perquisizione dello zaino hanno rivelato la presenza di tre notebook il cui numero seriale corrispondeva a quelli rubati dalla scuola. Ulteriori indagini condotte in Questura hanno permesso di individuare il luogo in cui erano nascosti gli altri computer: all'interno di un casolare abbandonato situato nella periferia cittadina.
L'intero materiale informatico rubato è stato recuperato e restituito al Liceo Statale P.S. M. L'efficacia delle forze dell'ordine nell'individuare i responsabili e recuperare la refurtiva dimostra l'importanza della collaborazione tra la polizia e la comunità per garantire la sicurezza nelle istituzioni educative.
Il Provveditore agli Studi ha espresso soddisfazione per la risoluzione del caso, sottolineando l'impegno delle forze dell'ordine nel tutelare le strutture scolastiche e il diritto all'istruzione degli studenti. La comunità locale può ora riprendere le proprie attività quotidiane con una maggiore tranquillità, consapevole che la giustizia è stata fatta.