Giovane morta folgorata, continuano le ricerche dei caricabatterie non a norma

I carabinieri sono pronti ad estendere le ricerche dei caricabatterie difettosi

giovane morta folgorata continuano le ricerche dei caricabatterie non a norma
Avellino.  

 

 

di Paola Iandolo 

 

Dopo i sequestri effettuati a Pisa e Trezzano sul Naviglio in provincia di Milano dei caricabatteria difettosi che avrebbe provocato la morte di Mariantonietta Cutillo, la sedicenne fulminata nella vasca da bagno, sono pronte nuove ispezioni. Si partirà dalle attività che si sono rifornite finora dai cinque imprenditori indagati per l'omicidio colposo di Mariantonietta, frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi contraffatti. L'obiettivo è bloccare la vendita di altri caricabatteria come quelli in uso a Mariantonietta risultato - al termine degli accertamenti effettuati dal Racis - non conforme alle norme europee.

L'indagine

Dopo 4  mesi dalla morte di Mariantonietta Cutillo è arrivata la svolta nelle indagini. “Se il caricabatterie fosse stato a norma, scrivono nella loro relazione i carabinieri del Reparto tecnologie informatiche, Maria Antonietta sarebbe ancora viva”. E sono cinque gli imprenditori, quattro di nazionalità cinese, con sedi in provincia di Firenze a Calenzano, Sesto Fiorentino e Pontedera e a Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano, che sono indagati per omicidio colposo oltre che per frode in commercio e vendita di prodotti industriali con marchi mendaci. Sono scattati così nelle scorse ore controlli e sequestri.

Il dolore

La sedicenne frequentava il secondo anno all'istituto alberghiero del capoluogo irpino e aveva già scelto l'indirizzo enogastronomico per il triennio successivo. Sognava di diventare una chef "come quelli che compaiono in televisione", diceva ad amici e insegnanti che oggi la ricordano ancora come una ragazza solare, studiosa, ricca di curiosità e gioia di vivere. Ieri al ritorno in classe i suoi compagni hanno scritto sulla lavagna: “Una frase commovente che racconta il grande affetto di amici e compagni per la giovanissima, strappata alla vita troppo presto. Nel tempo libero dallo studio Mariantonietta dava una mano al padre che gestisce una macelleria. Ancora oggi c'è il rimpianto anche dei suoi vicini di casa che la ricordano come una persona speciale, molto legata alla famiglia, la figlia che tutti avrebbero voluto avere.