Nasconde coltello in bocca rischiando di morire: tragedia sfiorata in carcere

Rocambolesco salvataggio di nun detenuto nel carcere Campanello di Ariano Irpino

nasconde coltello in bocca rischiando di morire tragedia sfiorata in carcere

Continuano purtroppo gli eventi critici nel carcere di Ariano Irpino, a darne la notizia è il segretario regionale Osapp Campania Vincenzo Palmierio rganizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria...

Ariano Irpino.  

Ancora una giornata da dimenticare, per la sua complessità, nella casa circondariale di Ariano Irpino: l’assegnazione di un detenuto aggressivo di vecchia conoscenza protagonista anche di rivolte, ingestibile sotto tutti i profili per un istituto come Ariano, il quale appena trasferito, opponendosi alla sua ubicazione nell’area detentiva si è procurato un taglio all’avambraccio con un coltello artigianale occultato in bocca rischiando di morire, probabilmente si era opposto anche ad essere perquisito dalla scorta traducente, grazie l’ispettore di sorveglianza generale e all’esiguo personale in servizio, ha provveduto tra mille difficoltà tramite il 118 a farlo soccorrerlo dai sanitari e trasportarlo in ospedale per le cure del caso.

La situazione resta estremanente allarmante

Ad oggi sono stati compiuti solo timidi sforzi per garantire sicurezza del sistema e diritti soggettivi per il raggiungimento degli obiettivi, le strategie messe in campo non hanno portato soddisfacenti risultati, tanto è vero che si replicano le criticità che avvelenano l’ambiente rendendolo poco sicuro per il personale e anche per assicurare il trattamento.

A nulla sono serviti fino ad oggi i ripetuti appelli

Sulla questione arianese sono intervenuti oltre al segretario regionale Palmieri, sollecitato giustamente dai rappresentanti della sede, anche il consigliere nazionale Fattorello e il segretario generale Leo Beneduci, che richiama l'incontro avuto nel mese di giugno con il direttore generale del personale Massimo Parisi, presso il Dap a Roma, ove sono state affrontate le attuali criticità operative del distretto campano, con grande spazio riservato proprio alle difficoltà gestionali dell'Area sicurezza dei penitenziari, già oggetto di nostre denunce a livello regionale e nazionale, che rendono ancora piu' accentuate le conseguenze negative di una grave carenza organica della polizia penitenziaria, carenza della quale l'Osapp ha chiesto una urgente e concreta integrazione di personale, quello assegnato è insufficiente per riportare la situazione ai livelli dovuti di sicurezza e legalità per una realtà penitenziaria complessa come quella di Ariano Irpino e non solo, dove tutti i giorni cerca di gestire una situazione al limite, al riguardo è stato anche richiesto di individuare e rivisitare circuiti art. 115 DPR 230/2000 anche extraregionali e rems per la gestione sanitaria attualmente fallimentare, di particolari soggetti affetti da indole aggressiva e da problemi di salute a livello psichiatrico.

L’Osapp continuerà a sollecitare i vertici del Dap e della politica affinchè apportino le dovute modifiche legislative necessarie per il mutamento delle condizioni che si stanno registrando negli istituti che riguardano l’esecuzione della pena, benefici, sanzioni, trasferimenti e una riforma del corpo.