Lioni, operazione antidroga "Continuum Bellum": ai domiciliari padre e figlia

Tre albanesi sono stati scarcerati, solo H.S. è rimasto in carcere

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Lioni.  

 

 

di Paola Iandolo 

Operazione antidroga dei Carabinieri di Castellammare di Stabia e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria: hanno lasciato il carcere di Bellizzi Irpino e sono stati sottoposti agli arresti domiciliari V.S. 74enne di Castellammare di Stabia e la figlia C.S. 52enne nata a Capri (entrambi residenti a Lioni e difesi rispettivamente dall’avvocato Fabrizio Granata e Giovanna Perna), mentre  L.K., M. A., L. B. difesi dall’avvocato Giovanna Perna, tutti residenti a Lioni, sono ritornati in libertà. H.S. difeso dall’avvocato Fabrizio Granata è l’unico ad essere rimasto nella casa circondariale di Bellizzi Irpino. A stabilirlo il gip del tribunale di Avellino, Marcello Rotondi al termine dell’udienza di convalida e l’interrogatorio di garanzia.

Le accuse

I sei sono accusati di detenzione di sostanza stupefacente per la realizzazione di una maxi piantagione di droga in una casa di Contrada Oppido di Lioni. Il pubblico ministero Vincenzo Toscano ha disposto la convalida dell'ingente sequestro di marijuana e la richiesta di convalida delle misure. Il blitz scattato nella serata del 25 giugno, quando i Carabinieri hanno deciso di fare irruzione, scoprendo nelle tre stanze - tutte adibite a serra - circa 453 piante di canapa dell'altezza di 150/170 cm in un vano e in un altro circa 512 grammi marijuana e 102 grammi in una scarpiera e in una scatola di biscotti 190 grammi. A destare i sospetti degli investigatori, la presenza all'esterno della struttura di molteplici motori e impianti di climatizzazione. Inoltre all'interno dello stabile sono stati rinvenuti un ventilatore, lampade, un impianto di areazione e concimi.