Porte aperte al carcere di Lauro: a pranzo con le detenute e i loro figli

Promossa dal Garante campano dei detenuti, il professore Samuele Ciambriello, una giornata di festa

porte aperte al carcere di lauro a pranzo con le detenute e i loro figli
Lauro.  

Una giornata particolare, in un luogo particolare: l’ICAM di Lauro dove si trovano attualmente 9 detenute madri con i loro 10 figli. 

Promossa dal Garante campano dei detenuti, il professore Samuele Ciambriello, una giornata di festa iniziata in mattinata con l’accoglienza della Direttrice Concetta Felaco proseguita con l’ascolto delle storie di tutte le ragazze e con la preparazione di un pranzo a base di pesce offerto dallo staff del garante e dal Garante, concluso poi con dolci. 

“È tempo di passare dalle parole ai fatti! Ogni volta che entro in questo Istituto, prendo atto che i minori che vivono con le proprie madri, in Istituti a carcerazione attenuata, sono minati nel loro benessere complessivo, vengono allevati bambini sempre più fragili e vulnerabili. Una situazione di intollerabile vergogna a cui va rapidamente posta fine! In Italia complessivamente sono 23 i figli al seguito di 21 madri presenti negli ICAM. Mi chiedo che senso ha tenere in carcere una donna accusata di furto e farle scontare ancora l’ultimo anno in carcere? È possibile che in Campania non ci siano strutture che accolgano almeno un paio di queste donne madri che hanno un fine pena di appena due anni? È un appello il mio!” 

Così il Garante campano Ciambriello dichiara all’uscita del carcere di Lauro.

Il Garante campano, fa poi un ultimo appello alla politica e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria: “Manca un insieme dettagliato di norme e standard idonei a soddisfare le esigenze delle donne detenute; le specificità penitenziarie richiedono attenzione su tanti livelli, compresi quelli organizzativi, formativi e strutturali. Ci vuole infine una legge che decreti chiaramente: mai più bambini in carcere!”