di Paola Iandolo
Giallo di Prata Principato Ultra, si aggrava la posizione per due dei quattro indagati coinvolti – ad avviso della pubblica accusa - nella scomparsa di Mimì Manzo, 71enne muratore in pensione. Scomparsa avvenuta l’8 gennaio del 2021.
Nuove accuse per Scannelli
Ora la procura di Avellino contesta anche all’indagata Loredana Scannelli, difesa dall’avvocato Rolando Iorio, l’accusa di sequestro di persona. E non solo. Rimangono in piedi le accuse di favoreggiamento e di false dichiarazioni al pubblico ministero.
Nuove contestazioni anche per la figlia dello scomparso, Romina Manzo
Per la figlia dello scomparso Romina Manzo, difesa dall’avvocato Federica Renna, la procura ipotizza un nuovo reato. Romina fin dall’inizio della sua iscrizione nel registro degli indagati era accusata di sequestro di persona e false dichiarazioni al pubblico ministero. Ora le contestano anche il reato di favoreggiamento.
Dunque le due amiche rispondono degli stessi reati.
Per gli altri due indagati
Il gip del tribunale di Avellino, Francesca Spella ha firmato, a marzo, una proroga delle indagini per sei mesi per gli altri due indagati: Pasqualina Lepore (madre di Loredana Scannelli) accusata solo di favoreggiamento e Alfonso Russo (ex fidanzato di Loredana Scannelli) accusato di favoreggiamento e false dichiarazioni.
Nuove ricerche
A breve potrebbero ripartire le ricerche del corpo di Mimì Manzo, visto per l’ultima volta alle 21.50 dell’8 gennaio del 2021 all’incrocio tra via Marconi e via dell’Annunziata. Da quel momento si sono perse le tracce del 71enne di Prata Principato Ultra, allontanatosi di casa, la sera del compleanno della figlia Romina, per un diverbio avuto con lei.