Tragedia A16: identificati altri due senegalesi, in campo anche pool di esperti

Attività d'indagine senza sosta da parte della polstrada di Grottaminarda. Emergono nuovi dettagli

tragedia a16 identificati altri due senegalesi in campo anche pool di esperti

Nuovi sviluppi nelle indagini grazie al lavoro meticoloso della polstrada di Grottaminarda

Grottaminarda.  

E’ tornato al lavoro Giuseppe Soave, l’autista del bus finito in una scarpata con 38 passeggeri a bordo e il suo vice ed è tornato a percorrere la stessa tratta insidiosissima dell’A16 Napoli-Bari in cui solo per miracolo nella notte di domenica scorsa si è evitata una strage. Non ha ricevuto al momento alcuna notifica, pur essendo un atto dovuto a suo carico l’emissione di un avviso di garanzia ai fini della prosecuzione delle indagini.

Va avanti spedita l’inchiesta della procura di Benevento. Grande impulso da parte del pubblico ministero Chiara Maria Marcaccio.

Grazie al lavoro meticoloso e rapidissimo svolto sin da subito dagli agenti della polstrada di Grottaminarda diretti dal sostituto commissario Armando Mirra, si è giunti in tempi record ad identificare altri due extracomunitari, entrambi difesi dall’avvocato Annalisa Cogliani, fuggiti in preda al panico dal luogo in cui è avvenuto il primo incidente mortale, prima dell’arrivo del bus tra quel groviglio di lamiere.

Tornavano tutti da una festa patronale a Sant’Erasmo in Colle provincia di Bari.

Entrambi fanno parte di una comunità senegalese particolarmente attiva. I due giovani hanno fornito una serie di chiarimenti, nel confessare quanto accaduto, raggiungendo gli uffici della sottosezione della polizia stradale di Grottaminarda.

“Dichiarazioni - afferma l’avvocato Cogliani - utili alla ricostruzione dell’accaduto. Il mistero al momento rimane la presenza della renault già incidentata sulla sede stradale. Erano ancora impauriti e scossi dopo quella notte drammatica, ma hanno mostrato entrambi spirito collaborativo.”

Si continua ad indagare

All’appello ne mancano ancora altri ma le indagini proseguono incessantemente. Non è stata intanto ancora disposta l’autopsia sul corpo del ritrovato cadavere nella scarpata dopo essere stato sbalzato fuori dall’auto. Gli inquirenti sono alla ricerca dei familiari della vittima. La prossima settimana - fa sapere l'avvocato Guerino Gazzella - verrà dato l’incarico da un pool di ingegneri, chiamati a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.