di Paola Iandolo
Scontri sul raccordo Avellino-Salerno dopo il match Avellino-Paganese: tre supporters originari di Montoro sono comparsi davanti al pubblico ministero Teresa Venezia, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, affiancati dall’avvocato Fabio Tulimiero. Un quarto - per il quale il pm ha firmato ieri l'invito a comparire – non è stato ascoltato in quanto minorenne. I quattro irpini sono indagati a vario titolo per i reati di violenza privata, danneggiamento, detenzione di oggetti atti ad offendere. Venti gli indagati identificati dal personale agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo tra i supporters delle due squadre.
Si attende ora la chiusura delle indagini
La Procura di Avellino si avvia a chiudere le indagini sugli scontri che nell’ottobre del 2021 avevano visto contrapporsi tifosi dell’Avellino e della Paganese con momenti di panico sul raccordo, quando fermi nel traffico c’erano anche famiglie che tornavano a casa. Venti gli indagati identificati dal personale agli ordini del vicequestore Vincenzo Sullo tra i supporters delle due squadre.
Le indagini
Grazie all’acquisizione dei numeri di targa, analizzando i commenti e i video girati e diffusi sui social pressoché in tempo reale, gli agenti della Digos di Avellino identificarono tutti i responsabili. Nulla fu lasciato al caso, nonostante le operazioni furono rese complesse dai volti celati da cappucci non per caso.