Questo è il verdetto emesso ieri dal tribunale di Avellino, presieduto dal giudice Calabrese, nei confronti di un giovane di Aiello del Sabato, C.T., classe 1994, accusato di danneggiamento aggravato e di lesioni personali aggravate nei confronti di L.A., autista di un bus della Società AIR di Avellino.
I fatti risalgono al 2 ottobre 2017, quando sulla corsa delle ore 13:30 che da piazza Kennedy di Avellino conduceva ad Aiello del Sabato un gruppo di giovani, per lo più studenti di rientro a casa, iniziavano a dare fastidio agli altri viaggiatori, compiendo atti vandalici, ossia staccando numerosi porta oggetti collocati nella parte posteriore delle sedute del mezzo, nonché uno schienale, tirando altresì la leva d'emergenza in modo da far aprire la porta posteriore del veicolo, costringendo l'autista del bus a fermare la propria corsa in più di un'occasione.
Numerosi poi gli insulti e le minacce rivolte all'autista il quale rimproverava i ragazzi minacciando di chiamare i carabinieri.
Giunti a fine corsa, mentre i giovani stavano scendendo alla fermata di Aiello del Sabato, uno di loro, poi identificato in C.T., si avvicinava all'autista con il quale aveva un nuovo scontro verbale, conclusosi questa volta con una testata sporta dal ragazzo nei confronti del conducente il quale era costretto, di li a poco, a recarsi al locale Pronto Soccorso dove gli veniva refertata una tumefazione alla fronte, con 2 giorni di prognosi.
L'autista dell'AIR sporgeva denuncia per quanto accaduto e, grazie alla solerzia dei Carabinieri intervenuti, riusciva ad identificare anche il giovane attraverso un album fotografico.
Nasceva un procedimento penale dove C.T., difeso dall'avvocato Rolando Iorio, era accusato di danneggiamento aggravato e di lesioni personali aggravate.
Nella giornata di ieri, dopo aver sentito in aula l'autista dell'AIR incalzato dalle domande della difesa, il tribunale di Avellino ha mandato assolto C.T. per non aver commesso il fatto.
Fondamentali le argomentazioni sostenute dal difensore del giovane il quale ha sostenuto sia la assoluta mancanza di una denuncia da parte dell'AIR in merito al presunto danneggiamento del Bus sia i numerosi dubbi emersi nel corso della istruttoria sulla dinamica dell'aggressione e sulla effettiva riconducubilità della stessa al giovane C.T. che, appunto, è stato mandato assolto con formula piena.