di Paola Iandolo
Omicidio De Paola, riduzione di pena per Gianluca Di Matola: da 18anni a dieci anni di reclusione. La seconda sezione della Corte di Appello di Napoli (Presidente Barbarano, con giudice relatore e giuria popolare) ha riconosciuto le attenuanti generiche a Gianluca Di Matola – difeso in Appello dagli avvocati Alessio Ruoppo e Vittorio Fucci - condannato in primo grado a 18 anni. Il procuratore generale, invece, aveva chiesto la conferma della condanna inflitta in primo grado. I due legali nel corso del processo di Appello hanno presentato motivi aggiunti, ottendendo quasi il dimezzamento della pena.
La sentenza di primo grado
La sentenza fu emessa il 23 dicembre del 2021 dai giudici della Corte di Assise del tribunale di Avellino, presieduta dal giudice Lucio Galeota. Escluse le aggravanti contestate a Di Matola dei motivi abbietti e futili. Riconosciuta la riduzione della condanna per la scelta del rito abbreviato chiesto dal difensore Alessio Ruoppo al giudice per le udienze preliminari, dopo il giudizio immediato disposto per il 32enne accusato di omicidio volontario. I pubblici ministeri Luigi Iglio e Vincenzo Toscano avevano chiesto, al termine della loro requisitoria, 24 anni di reclusione per il reo confesso.
L’agguato
L’omicidio avvenne a San Martino Valle Caudina l’8 settembre del 2020 in via Castagneto, con l’esplosione di diversi colpi d’arma da fuoco – una calibro 7.65 – che attinsero De Paola in varie parti del corpo: tre proiettili lo raggiunsero al braccio, l’avanbraccio e la mano sinistra. Due colpi, uno dei quali è stato letale, invece, lo raggiunsero al fianco sinistro.