“E’ semplicemente stucchevole la polemica, tutta politica, che si consuma in queste ore intorno ad un tema, prima di tutto di civiltà, dei bambini che stanno in cella con le mamme detenute.
Parliamo di 17 bambini. Nell’Icam di Lauro, in provincia di Avellino, si contano 9, altri tre in quello di Milano San Vittore e due sono invece ospitati nella casa di reclusione femminile di Venezia”.
Così Aldo Di Giacomo, segretario generale del sindacato polizia penitenziaria sottolineando che “solo la pandemia ha ridotto il numero dei piccoli in cella con le madri rispetto ai 29 della fine del 2020 e dei 48 dell’anno precedente. Ma invece di individuare la soluzione, molto semplice e di facile attuazione, con modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per superare una volta per tutte la vergogna del sistema penitenziario italiano, ci sono parlamentari e partiti che ne fanno uno scontro ideologico-politico.
Da anni abbiamo sostenuto questa battaglia di civiltà e non possiamo che sostenere l'iniziativa, promossa da 14 associazioni, da 4 garanti dei diritti delle persone private della libertà e dal presidente della Conferenza dei garanti territoriali, rivolta al presidente e ai componenti della commissione giustizia, affinché si sostituisca per le madri con figli minori il carcere con il sistema delle Case famiglia protette.
La priorità è solo una: liberare i bambini detenuti nelle carceri a seguito delle mamme. Purtroppo tra le tante cose dette in questo 206esimo anniversario del Corpo di Polizia è l’unica, quella più semplice e non più rinviabile, che nessuno ha detto”