Clan Partenio, il pm rivela: testimone minacciato per farlo ritrattare

Il tribunale di Avellino ha chiarito che i tre carabinieri in questo filone non sono indagati

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Avellino.  

Clan Partenio, il pubblico ministero della Dda ha iniziato il processo di stamane, precisando che a suo avviso l’ultimo teste G.C. ascoltato nella precedente udienza sarebbe stato condizionato da minacce e pressioni ricevute da personaggi vicini all’organizzazione criminale. Inoltre le difese hanno chiesto di ascoltare i tre carabinieri (indagati di accusati di falso ideologico in atto pubblico, corruzione, abuso d’ufficio e violenza privata) come indagati in un procedimento connesso nel filone Aste Ok. Richieste rigettate dal presidente del tribunale Scarlato, precisando che nel filone principale Clan Partenio 2.0 sono stati già escussi e non risultano iscritti nel registro degli indagati.

In aula un militare in pensione

Il militare in pensione, ascoltato come teste a difesa, ha chiarito che A.S. (denunciante) avrebbe avuto in passato atteggiamenti da “guappo”. Un altro teste ha precisato di aver ricevuto anche una testata da A.S. Testimonianze tese a screditare la versione fornita dal denunciante, costituito parte civile contro i componenti del Clan Partenio.

La prossima udienza

Il processo è stato rinviato al 13 marzo quando continuerà l’escussione di altri testi citati dalle difese.