Omicidio Zeppetelli, ammessi al rito abbreviato A.M. e G.M., difesi dagli avvocati Giulia Cavaiuolo, Pasquale Napolitano e Luigi Petrillo, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari, accusati dell’omicidio volontario di Nicola Zeppetelli, commesso il 19 febbraio 2022 a Cervinara in Piazza Ioffredo. Il Gup del Tribunale di Avellino Paolo Cassano ha accolto la richiesta dei legali dei due imputati. Il rito alternativo si discuterà l’11 aprile. Intanto i familiari rappresentati dagli avvocati Vittorio Fucci e Rolando Iorio, si sono costituite come parte civile.
Escluse le aggravanti
Ammissione al rito alternativo possibile in quanto sono state escluse tutte le aggravanti sia quella di stampo camorristico che quella della premeditazione e dei futili motivi. A stabilirlo il pubblico ministero della direzione distrettuale antimafia di Napoli, Francesco Raffaele e Teresa Venezia
La ricostruzione dei fatti
A.M., confessò di avere sparato a Zeppetelli in seguito ad un diverbio. Un testimone aveva osservato la scena e aveva consentito, insieme alle riprese video della zona, ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino di stringere in poche ore il cerchio su di lui e il suo complice G.M. - difeso dall’avvocato Luigi Petrillo – e già dallo scorso mese di marzo ai domiciliari. I due avevano deciso di rifugiarsi ad Arienzo, città di origine del patrigno di A.M. I due killer – in un blitz congiunto tra i militari della locale Compagnia e quelli del Comando Provinciale di Avellino- furono tratti in arresto.
Misura attenuata
Ad A.M., - il ventenne detenuto per nove mesi ed accusato dell’omicidio volontario di Nicola Zeppetelli, commesso il 19 febbraio a Cervinara nella frazione Loffredo, dove la vittima gestiva un circoletto – a novembre scorso sono stati concessi gli arresti domiciliari. Il Gip del Tribunale di Napoli accolse la richiesta di attenuazione della misura cautelare in carcere presentata dal suo avvocato Giulia Cavaiuolo.