di Paola Iandolo
Accusati di aver intascato indebitamente premi assicurativi di incidenti falsi risarciti dall’ente Provincia: emesse quattro condanne e dichiarate tre prescrizioni. Ad esser condannati G.P. a due anni e sei mesi, A.D.V. a due anni e due mesi, V.C. e D.M. a due anni di reclusione per l’accusa di ricettazione. Intervenuta prescrizione per Y.C. G.R. e F.S. dipendente della Provincia in pensione. Ai quattro condannati il tribunale non ha concesso il beneficio della pena sospesa. Decaduta per tutti gli imputati l’accusa di associazione a delinquere, mentre per il reato di truffa è stata dichiarata l’intervenuta prescrizione. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Stefania Macchia, Nello Pizza e Michele Fratello, mentre la provincia di Avellino, costituita parte civile, è stata rappresentata dall'avvocato Maria Grazia Santosuosso. Tra trenta giorni verranno depositate le motivazioni.
Le contestazioni
Negli anni tra il 2013 e il 2015 erano state formulate varie richieste di risarcimento per sinistri mai avvenuti su strade provinciali, corredate da sentenze del tribunale di Avellino che riconoscevano il danno. L’ex dipendente della provincia – ad avviso della pubblica accusa – fotocopiava le sentenze emesse dal tribunale di Avellino, nelle quali condannava realmente l’ente provincia a risarcire. Successivamente – con artifizi e raggiri – modificava i nomi dei protagonisti degli incidenti, facendo elargire i risarcimenti non dovuti, dall’ente.