L’iscrizione nel registro degli indagati del primo cittadino Costantino Giordano – accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di un ex socio dell’ex Pagliarone – non sorprende l’opposizione.
Varie segnalazioni di irregolarità
Il consigliere Sergio Nappi mette in evidenza, l’indomani della diffusione della notizia delle accuse mosse nei confronti di Giordano da parte dei pubblici ministeri della direzione distrettuale antimafia di Napoli, di aver già “riscontrato nell’ottobre del 2021 una serie di illegittimità in alcuni atti. Fin dal febbraio scorso abbiamo avuto contatti con la Prefettura di Avellino e consegnato una serie di documenti legati all’attività amministrativa nella piena e certa illegittimità. Prima di Natale abbiamo consegnato un altro faldone. Più di questo non potevamo fare se non denunciare”. Ma la maggioranza è ben salda e procede con l’approvazione dei suoi atti amministrativi. “Nell’ultimo consiglio sono stati votati ben otto atti di ratifiche di attività di bilancio, tutte con parere negativo del revisore dei conti – prosegue Sergio Nappi – e precisa che quest’ultimo ha inviato la sua relazione negativa alla Corte dei Conti e alla Prefettura. La minoranza si è dichiarata contraria a queste attività associandoci ai rilievi mossi dal revisore dei conti”.
Un appello alla Prefettura
“Alla luce di quanto denunciato ci saremo aspettati una richiesta di ispezione ministeriale, una commissione di accesso agli atti, ma finora non c’è stato nessun segnale”.
Le indagini procedono
Intanto le indagini della Dda proseguono: imminenti nuove iscrizioni nel registro degli indagati per coloro che hanno avuto un ruolo bene preciso nelle condotte contestate al primo cittadino Costantino Giordano.