Omicidio Gioia, la madre di Giovanni Limata è accusata di minacce. La donna M.C. il 16 dicembre dovrà affrontare il processo dinanzi al giudice di pace di Cervinara per le accuse rivolte nei confronti di un’amica del figlio che per un lungo periodo lo ospitò in casa sua, anche nel periodo in cui era fidanzato con Elena Gioia (in carcere anche lei con l' accusa di omicidio) e i due organizzavano i dettagli dell’azione omicidiaria, almeno stando alla mole di messaggi che si inviavano quotidianamente. M.C. madre di Giovanni (in carcere per l’omicidio di Aldo Gioia, il padre della sua ex fidanzata ucciso a coltellate nell’aprile del 2021) ha puntato il dito contro la ragazza: “il coltello a Giovanni glielo avete dato voi, l’auto di tua madre la farò incendiare”.
La ricostruzione dei fatti
L’omicidio Gioia avvenne il 23 aprile del 2021, mentre il 53enne dormiva sul divano di casa. Ad aprire il portone a Giovanni fu Elena. I due salirono insieme. Lei si chiuse in camera diede il via all’omicidio con un sms: “vai amo’”. Tre le coltellate che condussero Aldo Gioia alla morte che sopraggiunse un’ora dopo l’arrivo al pronto soccorso del Moscati di Avellino, in condizioni disperate. Il 53enne tentò di difendersi dai fendenti con le gambe respingendo Giovanni. Le sue urla attirarono l’attenzione di sua moglie e dell’altra figlia presenti in casa e a Giovanni non rimase altra scelta che darsi alla fuga.