Nuovi sviluppi nella scomparsa Mimì Manzo: le ricerche hanno consentito di trovare dei reperti che devono essere analizzati dagli inquirenti. I reperti sono stati acquisiti nella zona del depuratore di Prata Principato Ultra.
In serata le ricerche sono state sospese, ma nei prossimi giorni le vasche e l’intera zona del depuratore saranno nuovamente ispezionate con il macchinario speciale in dotazione alla squadra dei sommozzatori di Napoli. Le ricerche nella seconda parte della mattinata si sono concentrate nella strada parallela a quella dove sono stati immortalati, dalle telecamere private attive in zona, strani movimenti degli indagati che al momento sono quattro. Ed è qui che gli uomini in campo hanno repertato alcuni resti che dovranno essere analizzati.
Sul posto il legale Federica Renna, difensore della figlia dello scomparso, Romina iscritta nel registro degli indagati, l’unica con l’accusa di sequestro di persona. Gli altri due indagati A.R. e L.S. sono accusati di favoreggiamento e false dichiarazioni al pubblico ministero, mentre L.P. è accusata solo di favoreggiamento.
Le ricerche presso la Fontana del Prete
I carabinieri e la squadra speciale dei vigili del fuoco hanno passato al setaccio dapprima due tombini nei pressi della Fontana del Prete, dove le ricerche hanno dato esito negativo, ma successivamente le ricerche sono state dirottate nella zona del depuratore.
L’appello dei familiari
Sul luogo delle ricerche sono giunti anche i familiari di Mimì Manzo che ancora una volta hanno lanciato un appello.
La sorella, Lucia continua a sperare di poter trovare il corpo di Mìmì per una degna sepoltura, a distanza di quasi due anni dalla scomparsa.
Il pensionato si allontanò la sera dell’8 gennaio 2021 al culmine di un litigio con la figlia durante la sua festa di compleanno.