Botte alla disabile nella Rsa: "Ci siamo difese dalla sua aggressività"

Nell'interrogatorio di garanzia le tre operatrici sanitarie hanno fornito la loro versione al gip

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Cervinara.  

Maltrattamenti nella rsa Villa Maria di Cervinara: le tre operatrici finite sotto inchiesta hanno risposto alle domande del gip Fabrizio Ciccone, tentando di chiarire la loro posizione. Le tre si sono difese sostenendo “di essere difese dall’aggressività della paziente”.

Ad A. P. (sottoposta misura di sospensione dall’attività per dieci mesi) 51 enne di San Martino Valle Caudina, vengono contestati tre episodi di maltrattamenti, mentre M.G.R 54enne operatrice di Santa Maria a Vico (agli arresti domiciliari) sarebbero contestati ben 9 episodi di maltrattamenti e due a E.O. 31enne operatrice di Cervino (sottoposta alla misura di sospensione dall’attività per dieci mesi).

Le tre operatrici socio sanitarie hanno respinto le accuse affermando di essersi “solo difese dall’aggressività di una paziente affetta da gravi problematiche mentali e solita a scatti di violenza nei confronti del personale. I difensori Giovanni Adamo e Carlo Perrotta nei prossimi giorni provvederanno a depositare le istanze di riesame e di annullamento delle misure emesse dalla procura di Avellino nei loro confronti.

Dalle indagini emergono particolari agghiaccianti 

Intanto emergono particolari agghiaccianti dalle indagini effettuati dai carabinieri del nucleo operativo dei carabinieri di Avellino e dalle immagini delle telecamere installate per far emergere le violenze perpetrate nei confronti di una disabile, ospite della struttura.

Schiaffi anche senza motivo e quando la stessa si rifiutava o di mangiare di farsi cambiare le operatrici indagate gettarono un sacco preso da terra addosso alla disabile.  O ancora colpi con la ciabatta sul volto della donna ricoverata e affetta da problemi psichici.