Avellino, 17enne salernitano ucciso dal metadone: condannato l’amico

Morto dopo cinque giorni di coma: aveva assunto metadone a casa dell'amico a Montoro

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Montoro.  

Accusato di omicidio preterintenzionale e cessione di sostanze stupefacenti per la morte dell’amico A. G., 17enne di Mercato San Severino: condannato a sei anni di reclusione P.R.P, ucraino, per la detenzione di sostanze stupefacenti.

Assolto per l’accusa di omicidio preterintenzionale. P.R.P. è stato difeso dall’avvocato Giovanna Perna.

Ad emettere la sentenza i giudici della Corte di Assise del tribunale di Avellino presieduta dal giudice Sonia Matarazzo. Il 17enne a seguito di un’assunzione di metadone, piombò in uno stato precomatoso la notte del 18 gennaio 2018 e morì poi, dopo cinque giorni di agonia, al Moscati di Avellino.

P. R. P. è stato assolto dall'accusa di omicidio preterintenzionale per la cessione di sostanza stupefacente, ma è stato condannato alla pena di anni 6 di reclusione e alla multa di 26mila euro per l'accusa di detenzione di sostanza stupefacente finalizzata allo spaccio.

Il 17enne è morto dopo cinque di agonia

Era il 18 gennaio 2018 quando A.G., 17 anni, originario di Mercato San Severino (Salerno), mentre era a casa dell'amico 31enne residente a Petruro, frazione del Comune di Montoro, accusò un improvviso malore. Disperata la corsa all'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino: quando arrivò nel nosocomio di Contrada Amoretta, il 17enne era già in coma, dal quale non si risvegliò più, per poi morire cinque giorni dopo.