Sono bastati pochi minuti per poi lasciare il comando provinciale dei carabinieri di via Roma. Alfonso Russo, uno degli indagati nella vicenda della scomparsa di Domenico Manzo, il 69enne di Prata Principato Ultra, ha preferito non parlare con il procuratore Domenico Airoma, ma soltanto per una scelta difensiva. Accompagnato dai suoi avvocati Palmira Nigro e Serena Luce, Alfonso ha detto di essere ancora molto scosso da questa vicenda e di non aver mai immaginato che potesse finire nel registro degli indagati.
Il suo legale, inoltre, tiene a precisare che il giovane di Grottolella è indagato per le dichiarazioni rese il 6 giugno, ma non per il sequestro di persona. «Noi ci teniamo a chiarirlo – afferma l'avvocato Nigro – perché il giovane assieme alla sua famiglia sta vivendo un momento delicato e noi al momento non possiamo mettere in atto una compiuta strategia difensiva perché non siamo in possesso di documenti e fascicoli». «Oggi Alfonso non avrebbe avuto alcun problema a parlare con la Procura – afferma l'avvocato Serena Luce - perché come è noto noi non abbiamo accesso al fascicolo del pm, quindi attenderemo il momento giusto. Anche se Alfonso ha sempre chiarito quello che è accaduto quella sera».
Il giovane di Grottolella ha spiegato di essere molto scosso da questa vicenda: «Mi trovo coinvolto in questa vicenda senza nemmeno sapere il perché – dichiara il giovane appena uscito dai carabinieri -Non ho fatto nulla, non so nulla e mi ritrovo in questa storia. Spero soltanto che si chiuda al più presto».
Intanto, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Avellino hanno studiato ogni minimo particolare dei video acquisiti dalle telecamere che hanno registrato i momenti precedenti e successivi alla scomparsa di Mimì Manzo. Nei giorni scorsi gli stessi carabinieri hanno ascoltato gli automobilisti che vengono ripresi dai frame. Almeno 8 le persone ascoltate, che hanno fornito elementi utili che vanno a completare il quadro delle indagini. La svolta sembra essere davvero vicina. Attesa anche per gli accertamenti irripetibili che verranno effettuati il 26 luglio dal nucleo delle investigazioni scientifiche sull’auto noleggiata da Romina Manzo al fine di fare le compere per organizzare la festa di compleanno della sera in cui il padre sparì. Un Suv con il quale Loredana Scannelli, che lo guidava, riferirà di aver investito un cane. Accertamenti necessari, quelli sulla macchina che secondo il proprietario del noleggio, venne consegnata in pessime condizioni.