Mugnano, Maria morta a 4 anni in casa, l'autopsia: "Ecchimosi sul corpo"

Ancora poco chiaro il quadro per risalire alle cause della morte. Domani alle 11 funerali a Saviano

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Nessun segno che possa far pensare o ipotizzare ad una forma di maltrattamento. E’ quanto emerso, al momento, dall’autopsia

Mugnano del Cardinale.  

Nessun segno che possa far pensare o ipotizzare ad una forma di maltrattamento. E’ quanto emerso, al momento, dall’autopsia eseguita sul corpo della piccola Maria, morta a 4 anni, in circostanze sospette, nella sua abitazione di Mugnano del Cardinale. Ma l’esame autoptico, eseguito dal medico legale Giovanni Zotti, è solo uno dei tasselli che andrà a comporre il quadro che chiarirà le cause del decesso della piccola Maria. Il dottore Zotti dovrà attendere l’esame istologico, le cartelle cliniche dell’ospedale Santobono di Napoli e dell’ospedale di Castellammare, dove è nata la bimba, per avere ulteriori certezze. Sul corpicino esaminato dal medico vi era la presenza di “chiazze rosse”, ma probabile che possano essere riconducibili alla malattia cui era affetta Maria sin dalla nascita e per la quale, il tribunale dei minori di Napoli, proprio a fine giugno aveva nominato un curatore speciale per tutti i minori della coppia e aveva disposto (in seguito alle segnalazioni dei servizi sociali di Saviano) il collocamento in “idonea struttura sanitaria adeguata alle patologie da cui la minore è affetta, per tutto il tempo occorrente per consentire di praticare terapie riabilitative di cui necessita”.

In realtà, sono stati proprio i servizi sociali di Saviano, attraverso una relazione datata 15 giugno 2022, a segnalare che la piccola Maria doveva ricevere cure urgenti e che la madre, prossima al parto, era impossibilitata a prendersene cura. Secondo quanto scrivono i servizi sociali Maria era affetta da seletosi sistemica caratterizzata da ulcere digitali necrotiche al quinto dito dei piedi bilateralmente, livedo reticularis, indurimento e xerosi cutanea, capelli radi, escare necrotiche ed artrite al ginocchio destro.

Un quadro clinico complesso che non le permetteva di vivere una vita normale. A questo si è aggiunto anche l’ambiente familiare difficile, ed è per questo che le indagini della Procura di Nola e Avellino, ora vogliono giungere alla verità sulla morte di Maria. Inoltre, al vaglio degli inquirenti ci sono alcuni video girati durante il ricovero ospedaliero della piccola al Santobono. Video che ora sono sotto sequestro della magistratura. Ma da quelle immagini è la stessa piccola che parla e afferma di essere vittima di maltrattamenti da parte del compagno della madre. Elementi, naturalmente che non danno la verità assoluta, ma che sono allo studio degli inquirenti che dovranno valutare soprattutto quanto accaduto nelle ore precedenti alla morte della piccola Maria. Intanto, i due comuni di Saviano e Mugnano del Cardinale, attendono solo di poter dare un ultimo saluto a quell’angelo buono. La salma, dopo l’esame autoptico è stata liberata e riconsegnata alla famiglia per poter procedere con il rito funebre che si terrà domani, alle 11, nella chiesa di Saviano.