Spaccio, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. È questo il reato di cui sono accusate le cinque persone per le quali oggi è stata avanzata la richiesta di condanna da parte del pm Lorenza Recano del Tribunale di Avellino nel corso dell’udienza preliminare dinanzi al gip Paolo Cassano. Le pene vanno dai quattro agli otto anni e gli imputati – difesi dagli avvocati Vittorio Guadalupi, Nicola De Filippo, Antonio Tomeo, Michele Sanseverino, Gerardo Santamaria e Nello Pizza - sono attualmente sottoposti a regime di detenzione domiciliare, tranne una donna (M. P., classe 1982) attualmente detenuta in carcere e per la quale è stata avanzata la richiesta di condanna più pesante: otto anni di carcere.
I fatti si sono registrati in un arco temporale che va dall’autunno 2020 ad aprile 2021 e le indagini sono state possibili grazie a una serrata attività di intercettazione, dalla quale è poi scaturito il decreto di giudizio immediato a firma del sostituto procuratore Vincenzo Russo. Il pm, infatti, ha ritenuto sussistente la circostanza secondo la quale gli indagati in sede di interrogatorio di garanzia, avvenuto a febbraio, non avrebbero fornito alcuna versione alternativa ai fatti a loro contestati, che potesse fa venir meno la gravità indiziaria a loro carico, anzi, tre di loro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Gli indagati, però, insieme ai loro difensori, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti gli indagati avrebbero dato vita a un grosso giro di cessione e spaccio di droga: ingenti quantitativi di cocaina sarebbero stati nascosti nelle camere d’albergo di due strutture ricettive situate tra Atripalda e Manocalzati. Tra sequestri di dosi in bustine di cellophane termosaldate e accordi telefonici, è stato così ricostruito il business dell’ennesima piazza di spaccio avellinese sgominata dalla Squadra Mobile cittadina.
L’udienza è stata rinviata al 6 settembre, data in cui termineranno le arringhe degli avvocati difensori e verrà emessa la sentenza.