Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma dell'avvocato Gaetano Aufiero, legale difensore di Nicola Galdieri. Il penalista irpino scrive in seguito alla relazione semestrale della Dia, pubblicata nei giorni scorsi, nella quale si fa riferimento proprio a Galdieri.
«Il sottoscritto avv. Gaetano Aufiero, nella sua qualità di difensore di fiducia di Galdieri Nicola e dal medesimo appositamente incaricato, precisa quanto segue.
La Relazione del Ministro dell'Interno al Parlamento sull'attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, cui gli organi di stampa locali hanno dato ampio risalto, contiene, al capitolo dedicato alla Provincia di Avellino, due evidenti inesattezze, non si sa se volute oppure no. In primis, riferendo dell'indagine riguardante il cd. nuovo Clan Partenio e le ordinanze cautelari eseguite nell'ottobre del 2019 e nel novembre 2020, la Relazione riferisce di "due fratelli ergastolani", chiaramente alludendo ai fratelli Nicola e Pasquale Galdieri, che, però, ergastolani non sono e non sono mai stati, né, per i reati contestati che non prevedono la pena dell'ergastolo, potranno in futuro diventarlo.
L'imprecisione, pertanto, è assolutamente evidente: se vi è stato dolo nel riportare una definizione falsa nella consapevolezza della sua falsità, lo accerterà la competente
Autorità Giudiziaria perché sarà depositata formale denuncia; al contrario, se trattasi di mero errore, come in verità lo scrivente si augura, resta del tutto incomprensibile
come un organismo come la Direzione Investigativa Antimafia possa commettere un errore così grossolano nell'ambito di un atto così rilevante quale la Relazione
semestrale delle attività compiute dalla stessa Dia Nella stessa Relazione si fa, poi, riferimento alle condotte che il presunto gruppo criminale realizzò nell'anno 2018 per condizionare le elezioni amministrative del Comune di Avellino: sul punto, occorre però ricordare che la primordiale congettura investigativa secondo cui c'era stato condizionamento mafioso alle elezioni amministrative del Comune di Avellino nell'ambito 2018 fu ritenuta del tutto insussistente già dal Tribunale del Riesame di Napoli che annullò l'ordinanza cautelare relativamente a quel capo di imputazione ed è stata poi valutata come destituita di ogni fondamento dal G.U.P. del Tribunale di Napoli che ha prosciolto i fratelli Galdieri, Genovese Damiano e soprattutto lo stesso candidato sindaco perché il fatto non sussiste (e l'Ufficio della Procura della Repubblica di Napoli nemmeno ha impugnato quella sentenza che escluse ogni forma di condizionamento elettorale) e sarebbe il caso che le Relazioni semestrali sull'attività svolta e sui risultati ottenuti dalla DIA tengano in giusta considerazione i provvedimenti giudiziari e soprattutto le sentenze di assoluzione passate in giudicato.