Aste ok, ritratta il teste in aula: "Non ho subito intimidazioni"

Prosegue la fase istruttoria del processo che vede protagonista il Clan Partenio

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Avellino.  

Una nuova udienza questa mattina per il processo nato dall'inchiesta "Aste ok" del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e il Nucleo Pef delle Fiamme Gialle di Napoli che hanno indagato su questo nuovo filone di illeciti che vede protagonista il Clan Partenio.

Indagine che ha portato all'imputazione di 22 persone con l’accusa, a vario titolo, di associazione finalizzata alla turbativa delle aste fallimentari presso il Tribunale di Avellino, alla tentata estorsione e all’intestazione fittizia di beni.

Tra questi, anche Pasquale Galdieri, detto O' milord, suo fratello Nicola e Damiano Genovese, accusati - ricordiamo - di aver alterato l'esito delle aste giudiziarie del Tribunale, alle volte sia promettendo agli esecutati di rientrare in possesso del proprio immobile in cambio di un corrispettivo in denaro, sia minacciando gli interessati ai beni di far andare deserte le procedure. 

Prosegue la fase istruttoria del processo, è stato ascoltato questa mattina in aula un altro testimone, ispettore di polizia, in merito a un garage che aveva acquistato in Via Tagliamento ad Avellino. L’ispettore ha semplicemente confermato ciò che aveva già riferito agli inquirenti in fase di indagine, ribadendo di non aver subito intimidazioni estorsive.

Il Tribunale ha così rinviato alla prossima udienza dell’8 aprile.