"Ho pianto come un bimbo, dopo quegli insulti razzisti pronunciati contro di me"

Parla il calciatore di colore dopo il grave gesto subito durante la gara contro l'Altavilla Irpina

ho pianto come un bimbo dopo quegli insulti razzisti pronunciati contro di me

Calcio e razzismo. La triste storia di Abdoulaye Fofana, operaio edile irpino insultato e offeso in campo da un calciatore dell'Altavilla sul campo di Rocchetta Sant'Antonio nel foggiano. E non è la prima volta...

Altavilla Irpina.  

"Ho pianto tantissimo, mi sono sentito malissimo, sentirsi dire quelle parole "negro di merda, torna nel tuo paese, nella giungla" è stato bruttissimo. Nel calcio poi, questo è ancora più grave. E' successo alla partita di andata e anche al ritorno. Fa male, ho pianto davvero come un bambino."

Sono le uniche parole che riesce a pronunciare a fatica, ancora scosso dopo l'accaduto, Abdoulaye Fofana, il calciatore dell'Heraclea, (compagine che raggruppa tre formazioni dei monti dauni: Rocchetta Sant’Antonio, Sant’Agata di Puglia e Candela) dopo la gara contro l'Altavilla Irpina nel campionato di prima categoria campano. Una partita di calcio da dimenticare, finita poi in rissa e sospesa dall'arbitro.

"Le parole sono pietre che fanno male. Le offese vergognose mosse da un calciatore in occasione della partita di calcio Heraclea - Altavilla Irpina a Rocchetta Sant’Antonio non trovano nessuna giustificazione." E' quanto afferma la deputata pugliese Francesca Troiano che ha annunciato una interrogazione parlamentare su questa triste e squallida vicenda.

"La mia piena e totale solidarietà a Abdoulaye Fofana, il giocatore dell’Heraclea Calcio, apostrofato in campo con termini pesantissimi: “Negro, mangia banane, scimmia torna nella foresta”. A questo mio primo intervento seguiranno azioni parlamentari molto dure. Chiedo alle autorità sportive federali di assumere le decisioni del caso senza tentennamento alcuno. Queste cose sono inaccettabili ovunque in maniera particolare sui campi di calcio e nel mondo dello sport."

Abdoulaye Fofana, 21 anni, vive e lavora in Irpinia a Calitri: "Sono da quattro anni in Italia, lavoro, studio e gioco a calcio. Non è la prima volta che subisco questi insulti. Ma l'Irpinia non è questa. Ho ricevuto tantissime attestazioni di affetto da ogni parte. Ringrazio i miei compagni, il presidente, la dirigenza, la comunità rocchettana e tutti coloro che mi sono stati vicino. Sono davvero fiero ed orgoglioso di questa solidarietà."

Sulla vicenda si registra l'intervento del consigliere parlamentare Virgilio Caivano: "Sono innamorato della mia Irpinia e quanto accaduto a Rocchetta Sant'Antonio su un campo da calcio è di una gravità assoluta. Lo sport è amore, fratellanza, comunione. Non è accettabile ciò che si è verificato. Non è una bella immagine per il sindaco di Altavilla, per questa comunità. Chi si macchia di queste colpe non deve più calcare i campi di calcio. Un'aggressione verbale ad un ragazzo di 21 anni esemplare. Abdoulaye Fofana è cresciuto con noi, è parte della mia famiglia, viene a pranzo e cena da me, è amico di mio figlio. Abbiamo il dovere di difendere questo ragazzo e soprattutto dobbiamo evitare che i nostri giovani, crescano in un clima di odio razziale."