San Martino Valle Caudina ripiomba nella paura della camorra. Dopo nemmeno un anno e mezzo dall'omicidio del boss Orazio de Paola, ieri mattina, in pieno giorno e in un luogo affollato, Fiore Clemente, 64enne pregiudicato e braccio destro del boss caudino, è stato ferito a colpi di pistola. Un episodio che ha macchiato nuovamente il comune Caudino con una brutta pagina di cronaca nera. Ma il sindaco Pasquale Pisano cerca di voltare pagina e chiarisce: «San Martino non merita assolutamente tutto questo. Quello che è accaduto al nostro comune è uno sfregio alla comunità e al lavoro che da anni stiamo portando avanti insieme alle forze dell'ordine e al prefetto Paola Spena. C'è bisogno sicuramente di attenzione da parte del governo. Ma posso anche dire il 99% della popolazione è gente perbene». Ma il giorno dopo l'attentato al pregiudicato il clima è ancora pesante, accompagnato allo sconforto. «C'è un clima pesante – ha aggiunto il sindaco – teniamo presente che l'episodio è avvenuto davanti al supermercato e a pochi passi da una scuola elementare. Per cui i ragazzi quando sono usciti hanno vissuto una situazione surreale. Per rinascere e voltare pagina, dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare con manifestazioni culturali». Intanto, è ancora caccia all'uomo. I carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino, sono sulle tracce di un giovane del posto. Lo hanno identificato grazie alle telecamere ma anche grazie alla collaborazione dei cittadini.
Agguato a San Martino Valle Caudina, si cerca un giovane del posto
Il sindaco Pisano difende la sua comunità: qui vive gente perbene
San Martino Valle Caudina.