Questo pomeriggio, al Tribunale di Avellino, si sono tenute le prime udienze per i due procedimenti nati dall’inchiesta del 2016 dei Carabinieri del Nucleo Investigativo dell’Arma per la quale sono stati indagati Gerardo Capaldo, legale rappresentante della Antonio Capaldo spa e Giovanni Attanasio, della Natana.Doc di Pontecagnano.
I due imprenditori rispondono di estorsione perché avrebbero costretto i lavoratori a firmare dei verbali di conciliazione sindacale intascando in tal modo 1.940.082,85 euro, denaro che sarebbe dovuto spettare di diritto a questi lavoratori, nonché oggetto di sequestro. I due avrebbero agito con minacce, dirette o a terzi, lasciando intendere che chi non firmava la conciliazione avrebbe perso il posto di lavoro o sarebbe stato trasferito o demansionato. «Se non firmi, perdi Filippo e ‘o panaro», «Non dimenticare che hai un figlio», tra le frasi giunte ai dipendenti delle società di Capaldo e Attanasio, imputati anche per tentata estorsione nei confronti di una decina di operai che non hanno firmato l’accordo.
Oggi due procedimenti sono stati trattati separatamente perché quello a carico di Attanasio, provenendo da udienza preliminare, è stato fissato a seguito di un rinvio a giudizio, mentre l’udienza a carico di Capaldo viene da una richiesta di giudizio immediato.
Verosimilmente, nella prossima udienza, fissata per il 25 maggio 2022, si provvederà a riunire i due procedimenti in quanto l’attività investigativa posta a fondamento di entrambi è la stessa. Questo pomeriggio non è stato possibile procedere in tal senso poiché sono state depositate delle costituzioni di parte civile sulle quali il giudice ha concesso alla difesa un termine per l’esame, essendo circa 120 il totale dei lavoratori costituitisi su entrambi i giudizi.
Per entrambi i procedimenti è stata fatta richiesta di citazione del responsabile civile e per la prossima udienza si prevede, quindi, l’apertura del dibattimento.