"La crisi idrica attuale - scrive Nicola Grasso responsabile di Ariano Irpino e della Valle Ufita di confcommercio - rappresenta una minaccia concreta e immediata non solo per l'ambiente, ma anche per la qualità della vita dei cittadini, l'agricoltura, il turismo e per l'intero tessuto economico della nostra Irpinia. In particolare, vorremmo richiamare l’attenzione di prefetto di Avellino sulle gravi conseguenze che questa emergenza sta avendo e potrebbe ulteriormente avere sui settori del commercio e del turismo, pilastri fondamentali dell'economia irpina.
Le frequenti interruzioni dell’approvvigionamento idrico stanno causando disagi significativi alle attività commerciali, costrette a ridurre le ore di operatività o addirittura a chiudere temporaneamente. Ciò comporta una diminuzione delle vendite e dei profitti, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese. Inoltre, le attività commerciali devono affrontare costi aggiuntivi per procurarsi acqua attraverso forniture private o sistemi di emergenza. Questi costi, spesso insostenibili, si riflettono sui prezzi dei prodotti e dei servizi, penalizzando ulteriormente i consumatori è riducendo la competitività delle imprese locali”.
“La scarsità d'acqua, inoltre – prosegue il documento – influisce negativamente sulla produzione di beni, soprattutto quelli agroalimentari, che rappresentano una parte significativa dell'economia irpina. La riduzione delle materie prime porta a un calo della produzione e alla difficoltà di mantenere gli standard di qualità, con conseguenti perdite economiche”.
Vengono evidenziate poi le ricadute negative sul turismo: “l’Irpinia è una meta turistica di eccellenza, nota per le sue bellezze naturali ed enogastronomiche. Tuttavia, la crisi idrica rischia di compromettere l'immagine della nostra terra.
La mancanza di acqua influisce negativamente sull'ospitalità, con strutture ricettive che non possono garantire servizi adeguati, come piscine, centri benessere e persino la semplice disponibilità d'acqua per gli ospiti. I turisti, trovandosi a fronteggiare disagi quali la carenza d'acqua, potrebbero scegliere altre destinazioni, causando un calo delle presenze e delle entrate economiche derivanti dal turismo. Questo impatto si riflette su tutto l'indotto turistico, compresi ristoranti, negozi e servizi locali. La scarsità d'acqua può provocare danni irreparabili agli ecosistemi naturali, compromettendo la bellezza e e la fruibilità di parchi, riserve naturali e aree protette, attrazioni fondamentali per il turismo”.
Quindi, le richieste:
Alla luce dell’emergenza, Confcommercio chiede al prefetto di Avellino di intervenire preso l’ente di via Roma, Alto Calore, ed il Suo amministratore per far sollecitare di adottare con urgenza un piano straordinario per fronteggiare la crisi idrica, articolato nei seguenti punti:
Ristrutturazione della rete idrica: molte delle infrastrutture idriche della Irpinia sono obsolete e soggette a perdite significative. È fondamentale intervenire immediatamente per rinnovare e modernizzare queste infrastrutture, provvedere alla puntuale e corretta manutenzione di dighe, laghi, eccetera;
Promozione del risparmio idrico: lanciare campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle aziende sull'importanza del risparmio idrico, incentivando pratiche sostenibili come l'uso di tecnologie a basso consumo e la raccolta delle acque piovane.
Investimenti in tecnologie di desalinizzazione e riciclaggio delle acque: considerare l'implementazione di impianti di desalinizzazione e sistemi di riciclaggio delle acque reflue per incrementare la disponibilità di risorse idriche.
Supporto all'agricoltura e al turismo: fornire sostegno finanziario e tecnico agli agricoltori per l'adozione di sistemi di irrigazione efficienti e meno idroesigenti, oltre a soluzioni innovative come l'irrigazione a goccia.
Analogamente, sostenere le strutture turistiche con incentivi per migliorare la gestione delle risorse idriche.
Collaborazione con enti locali e nazionali: coordinare un piano con i comuni, la province e il governo regionale per garantire un approccio integrato e sinergico nella gestione delle risorse idriche.
Monitoraggio e gestione delle risorse idriche: potenziare i sistemi di monitoraggio delle riserve idriche e implementare una gestione centralizzata ed efficiente delle risorse disponibili.
“Siamo convinti che, con un'azione decisa e concertata - conclude Nicola Grasso - sia possibile superare questa crisi e garantire un futuro sostenibile per la nostra Irpinia. Confidiamo nella sensibilità del prefetto di Avellino e nella sua capacità di intervento per risolvere questa grave emergenza”.