«Mio marito e Salvatore, uniti da un crudele destino»

Anche la vedova Maiello presente ai funerali di Salvatore Alterio, una vittima dell'Isochimica

Ospedaletto d'Alpinolo.  

Dolore e lacrime ai funerali di Salvatore Alterio, il 52enne, ex operaio dell’Isochimica, deceduto improvvisamente per un male incurabile. Oggi i funerali nella Chiesa Madre in piazza Umberto I ad Ospedaletto.  Una chiesa gremita e tanta commozione. Presenti tutti gli amici di Salvatore ed anche gli ex compagni di lavoro. Ma c’era anche Antonietta Maiello, la vedova di un altro ex operaio Isochimica morto ad Ospedaletto D’Alpinolo nel febbraio 2013. 

«Con Salvatore c’era un’amicizia di lunga data. Con mio marito si conobbero in fabbrica e poi è nato un rapporto cementificato dal fatto di essere vicini di casa qui ad Ospedaletto. Un bravissimo ragazzo, molto affettuoso, sempre una parola da spendere per tutti. Ricordo che quando mio marito si ammalò passavano tanto tempo a chiacchierare da un balcone all’altro ricordando i tempi della fabbrica e chiedendosi  dove poteva essersi anidato in quella fabbrica maledetta il germe della malattia. 

Per me è stata una  tragedia nella tragedia sapere che si era ammalato anche lui perché ho rivissuto il dramma di mio marito. Ancora ieri l’ho visto proprio mentre lo portavano in ospedale gli ho rivolto due parole e mi ha annuito con la testa ma non mi ha risposto. E l’ultimo ricordo che conservo: un ragazzo unito a mio marito da un crudele destino».