Ariano: detenuto in escandescenza lancia alcol in faccia ad un poliziotto

Rischio per la sicurezza interna ed esterna nel carcere Campanello: l'Osapp lancia nuovo appello

ariano detenuto in escandescenza lancia alcol in faccia ad un poliziotto

Ad Ariano Irpino, a fronte di un organico del Corpo che a norma del vigente decreto ministeriale doveva essere pari a 165 unità ne risultano amministrate 133 di cui poco più del 50%

Ariano Irpino.  

Rischio per la sicurezza interna ed esterna nel carcere Campanello di Ariano Irpino. Detenuto in escandescenza lancia alcol contro poliziotto.  Personale ridotto all’osso.  Situazione gravissima e difficile da gestire. A lanciare l’allarme il segretario generale Osapp Leo Beneduci.

Secondo sollecito urgentissimo dal Carcere Campanello di Ariano Irpino indirizzato al direttore generale del personale e delle risorse Massimo Parisi e a tutte le autorità competenti, in merito alla gravissima e rischiosa carenza di personale di polizia penitenziaria.

La lettera è a firma del segretario generale Osapp Leo Beneduci. In primo piano i gravi problemi di vivibilità lavorativa e di gestione della struttura anche in termini di risultati e funzionalità, oltre che di effettivo rischio per la sicurezza interna ed esterna che da tale carenza derivano nonostante tutti gli sforzi e i sacrifici messi in campo dall'attuale direttrice Maria Rosaria Casaburo.

L’ultimo gravissimo episodio, il lancio di alcol in faccia ad un poliziotto penitenziario da parte di un detenuto andato in escandescenza. La direzione generale in sede di mobilità aggiuntiva ha cercato almeno in parte di compensare alla gravissima carenza ma, di fatto, non ha ottenuto il risultato sperato. Basta considerare che nell’ultima mobilità a domanda i risultati sono stati che a fronte di un incremento “sulla carta” di 7 unità del Corpo 2 delle stesse sono e restano al Gom, 1 distaccata al carcere di Benevento, 1 ha revocato e 2 erano già presso tale sede in forma provvisoria.

Ad Ariano Irpino, a fronte di un organico del Corpo che a norma del vigente decreto ministeriale doveva essere pari a 165 unità ne risultano amministrate 133 di cui poco più del 50% in forza effettiva ed utilizzabile attese le assenze perché a disposizione della C.M.V., ovvero per persistente infermità, in quanto in aspettativa per motivi elettorali o anche perché in assistenza congiunti ex legge 104/1992.

 A tale precaria situazione occorre ulteriormente aggiungere che riguardo ai distacchi solo 7 risultano essere quelli in entrata, rispetto a 28 in uscita da tale sede. L’Osapp confida nuovamente che da Roma possa essere compresa la gravità della situazione anche in ragione dei conseguenti e gravi rischi interni ed esterni alla struttura.

La comunicazione è stata indirizzata al Capo del Dap Bernardo Petralia, al provveditorato regionale della polizia penitenziaria Carmelo Cantone, al segretario regionale Osapp Vincenzo Palmieri, al segretario provinciale Osapp Ettore Sommariva, alla direttrice della casa circondariale Campanello, Maria Rosaria Casaburo, al servizio relazioni sindacali, Ida Del Grosso.