Una sequenza di colpi violentissima. Sei, al massimo sette ‘botte’ di fucile. Tra le 7.50 e le 8.02 di questa mattina. Una attentato intimidatorio, di chiara matrice camorristica, inferto ad un cantiere nel cuore di Lauro, rione Santa Maria, mentre la stragrande maggioranza dei residenti stava facendo ancora colazione. Nel mirino dei malviventi i due escavatori della ditta Dalma di Pratola Serra, che in via Principe Amedeo sta eseguendo i lavori di demolizione delle scuole, iniziati già da qualche settimana. Quei colpi li hanno sentiti praticamente tutti. I cecchini (o il cecchino) hanno scelto probabilmente quell’orario per far fuoco approfittando del cambio turno degli agenti nel vicino presidio di polizia. Il Commissariato dista dall'ex scuola, ad occhio e croce, 300 metri.
Era tutto stato pianificato nei dettagli. I colpi sono stati sparati presumibilmente dalla collinetta di Pretruro di Ima, a 150 metri di distanza dal cantiere della scuola di Via Principe Amedeo, dove da qualche settimana sono iniziati i lavori di abbattimento del vecchio plesso della scuola media statale Benedetto Croce, dichiarata inagibile perché antisismica. L’altura di Ima permette infatti a chi imbraccia il fucile di farlo con tutta calma poiché il luogo è isolato. E di mirare con precisione verso l’obiettivo, in questo caso il plesso scolastico, che è situato proprio di fronte allo sperone di roccia (Per leggere l'articolo completo si rimanda all'App di Ottopagine).
Per gli inquirenti si tratta di un chiaro segnale del racket, un'intimidazione in piena regola. In queste ore si stanno ascoltando possibili testimoni e gli stessi dirigenti della ditta di costruzioni che sta eseguendo il lavoro. Un'opera fortemente voluta dal sindaco Bossone che, dopo la dichiarazione di inagibilità della scuola, ha realizzato un progetto con fondi regionali per la ricostruzione di un plesso più sicuro e all'avanguardia nello stesso luogo in cui si trovava la vecchia scuola, con parco verde e attrezzato.
Un segnale preoccupante per il sindaco di Lauro, Antonio Bossone: «E’ un attentato gravissimo. Innanzitutto perché si spara all’interno del paese, in un orario insolito, e soprattutto perché arriva in un momento in cui, non solo Lauro ma l’intero Vallo, è alle prese con l’utilizzo dei finanziamenti regionali a valere sui fondi per l’accelerazione della spesa europea. Un’enorme flusso finanziario che fa gola alla criminalità organizzata, che vuole mettere le mani sugli appalti come già avvenuto dopo il terremoto e le frane».
Rocco Fatibene