Monteforte il giorno dopo la frana, danni per milioni di euro

La protezione civile monitora il vallone Pastelle che ieri ha ceduto.

monteforte il giorno dopo la frana danni per milioni di euro

Resta da capire se la frana poteva essere evitata e se ci sia in qualche modo la mano dell'uomo

Monteforte Irpino.  

Monteforte Irpino il giorno dopo la terribile alluvione che ha messo in ginocchio l’intero comune era devastata. La gente è in strada e cerca di ripulire le strade, i depositi, i vialetti di casa, prova a mettere in moto le auto, ma il fango è entrato finanche nel vano motore.

Le strade sono state risucchiate, specie quella che dalla zona della Portella conduce direttamente in piazza Umberto I, qui, dove la furia dell’acqua e il fango ha avuto sfogo. La macchina amministrativa con il sindaco Costantino Giordano si è messa in moto attivando gli altri enti, come la Protezione civile regionale, i vigili del fuoco, i carabinieri, tecnici e ingegneri. In serata presso la scuola elementare è stato attivato il centro di accoglienza per gli sfollati. Le famiglie sono state evacuate dal luogo di pericolo.

E' qui che la montagna ha ceduto il vallone Pastelle in località Portella trascinando a valle un fiume in piena che ha travolto tutto. Mezz'ora di inferno Monteforte si è risvegliata con fango e detriti ovunque. Danni per milioni, fortunatamente nessuna vittima in termini di vite umane ma la situazione della montagna è costantemente monitorata. l'amministrazione ha appostato subito 50mila euro per interventi di somma urgenza ma altre risorse saranno liberate per far fronte anche alle esigenze della famiglie circa una ventina evacuate 

La notte è stata lunga. La montagna faceva paura. C’è una parte di costone che rischia di venire giù. Questo è il pericolo più grande. Da Ariano Irpino è giunto un mezzo polisoccorso con i volontari Aios della protezione civile. Ma in volo si sono alzati anche i droni per una ricognizione dall’alto. Le forze in campo assicurano che presto Monteforte sarà liberata dal fango. Il Comune chiede aiuto alla Regione per mettere in sicurezza l’area in questione. Prevenzione e tutela del territorio. Queste sono ora le due parole d’ordine.   Naturalmente, ora bisognerà effettuare anche una ricognizione delle zone rosse, ci sarà da capire se quella catastrofe poteva essere evitata. E se ci possa essere stata la mano dell’uomo in tutto questo (disboscamento illegale, incendi e abusivismo edilizio).

Intanto dalla Provincia arriva la solidarietà del presidente Domenico Biancardi: «La situazione in alcune realtà è davvero complicata, faccio riferimento in modo particolare a Monteforte Irpino e a Moschiano. La Provincia sta dando il proprio contributo per supportare le amministrazioni locali e la popolazione per superare questa difficile fase – dichiara il presidente Biancardi – Resteremo in stretto contatto con tutti i colleghi sindaci per fornire assistenza e per intervenire sulle strade di nostra competenza. Anche i nostri operatori sono stati impegnati in una serie di attività lungo i 1.600 chilometri di arterie gestite dall’ente”. “Purtroppo – aggiunge il presidente Biancardi – si ripropone il problema del dissesto idrogeologico e di un territorio che viene ingiuriato dall’uomo, quasi sempre colpevole degli incendi che distruggono le nostre montagne. E ciò nonostante la preziosa attività del Genio Civile, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle Comunità Montane e della stessa Amministrazione Provinciale”.

Fotogallery a cura di Angelo Giuliani