"La mia è una storia infinita iniziata il 17 marzo con la malattia di mio marito (affetto da polmonite interstiziale) che ho dovuto assistere da sola in casa e conclusasi tragicamente in ospedale. Il tutto vissuto in profonda solitudine senza il conforto di un familiare che mi tenesse stretta fra le braccia. Poi è iniziata un'altra fase di ansie e attese quella dei tamponi."
A raccontare la sua drammatica vicenda, diventata un calvario infinito è Giovanna Lanzafame vedova di Matteo Maria Adinolfi di Ariano Irpino. Un vero e proprio incubo quello che sta vivendo questa donna da due interminabili mesi nei quali è accaduto di tutto.
"Un tampone eseguito il primo aprile con esito positivo, il 16 con esito negativo, poi a seguire due inaffidabili, il quarto del 2 maggio positivo, il successivo del 9 maggio negativo e l'altro effettuato l'11 maggio inaffidabile. Oggi 13 maggio alle 15.30 mi e' stato praticato un ulteriore tampone e mi auguro che sia negativo. Mi chiedo, da cosa dipende l'inaffidabilità, dei tamponi eseguiti su di me, dalla poca secrezione all'interno delle narici o......?"