Pulmino si schianta sull'A16: 2 dei morti erano fratelli

Antonio e Carmine D'Auria fratelli e colleghi morti nella tragedia di Baiano. Altri 4 i feriti

Morti sul colpo anche Giovanni Ruggiero 44 anni di San Felice a Cancello e Pasquale D'Amore 54 anni di Acerra

Baiano.  

La morte arriva in autostrada per 4 operai che stavano tornando dall’Irpinia nei loro paesi di origine, nel Napoletano dopo una giornata di lavoro. Antonio e Carmine, due delle quattro vittime della Tragedia di Baiano erano fratelli. Sono originarie del napoletano e del casertano dell'incidente stradale in cui hanno perso la vita: Giovanni Ruggiero, 44 anni, di San Felice a Cancello; Pasquale D'Amore, 54 anni, di Acerra; Antonio D'Auria, 49 anni, di Melito e suo fratello Carmine D'Auria 41 anni. 

Una tragedia che ha distrutto intere famiglie. Gli operai stavano rientrando a casa dopo una giornata di lavoro quando improvvisamente e per una dinamica ora al vaglio degli agenti della polstrada si sono schiantati contro la cuspide del guard rail per precipitae poi in una scarpata.

 

Un altro operaio lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

 

La ricostruzione. Sono circa le 18 di ieri pomeriggio lunedì 25 maggio. Il monovolume sul quale si trovano, insieme ad altri 4 colleghi, tutti rimasti feriti, viaggia quasi sicuramente a velocità sostenuta sulla A16 Napoli-Bari.

 

La decisione di imboccare lo svincolo di Baiano (Avellino) sarebbe arrivata all’ultimo momento: il monovolume non riesce a seguire la strada, si schianta contro la cuspide che divide la corsia dell’ autostrada dallo svincolo; lo abbatte, colpisce la barriera di protezione, tira giù finanche il cartello delle indicazioni stradali e vola via per alcune decine di metri, giù in una scarpata. 

 

Per estrarli dalle lamiere ridotte a un groviglio inestricabile, i Vigili del fuoco sono costretti a scoperchiare il monovolume. Sul posto intervengono gli agenti della Polizia stradale, coordinati dal Comandante Renato Alfano, e i tecnici della società Autostrade per l’Italia. Lo svincolo è stato chiuso per alcune ore per consentire le operazioni di recupero delle salme. 

 

La strade di Acqualonga, il precedente. A soli 7-8 chilometri dal punto dove ieri hanno perso la vita i cinque operai, nel luglio del 2013, un pullman di pellegrini che rientrava a Pozzuoli (Napoli) da San Giovanni Rotondo (Foggia) volò giù da un viadotto dell’autostrada. Il bilancio di quell’incidente fu terribile: nel volo di quel pullman morirono 40 persone. Pellegrini di ritorno a casa morti in quella che è stata chiamata la strage di Acqualonga.

Simonetta Ieppariello