Hanno escluso l'aggravante della recidiva e dichiarato, così, l'intervenuta prescrizione dei reati, inclusi nell'arco temporale tra agosto 2002 e aprile 2003.
E' la sentenza pronunciata questo pomeriggio dal Tribunale (presidente Fallarino, a latere Rotili e Telaro) nel processo a carico di dieci persone chiamate in causa da un'indagine dei carabinieri su una presunta associazione per delinquere finalizzata all'induzione, al favoreggiamento ed allo sfruttamento della prostituzione di cittadine straniere. Donne che avrebbero avuto rapporti sessuali a pagamento con i clienti – con tariffe dai 50 ai 150 euro – del 'Manhattan', un locale di Bonito.
La prescrizione è scattata per Antonio Maiello 68 anni, Giancarlo De Nigris, 63 anni, di Benevento, Gerardo Bellonia, 60 anni, di San Giorgio del Sannio, Massimiliano Russo, 42 anni, di Torrecuso, Antonio Calandrelli, 52 anni, di San Leucio del Sannio, Gianpiero Polcino, 54 anni, di Benevento, Gianpiero Siciliano, 50 anni, di San Giorgio del Sannio, Valentina Yatsik, 69 anni, Liudmilla Sinitko, 45 anni, di nazionalità bielorussa, Natascia Hcypaberka, 40 anni, ucraina.
Prima che i giudici si ritirassero in camera di consiglio, le arringhe degli avvocati Pierluigi Pugliese, Andrea De Longis senior, Mario Cecere, Vittorio Fucci, Stefano Melisi, Federico Paolucci e Giuseppe Vanorio (nel precedente appuntamento in aula era stata invece la volta dell'avvocato Federica Ventorino).
Come si ricorderà, il pm Marilia Capitanio aveva proposto la condanna di tutti gli imputati: in particolare, 5 anni a Maiello, “il promotore”, 4 anni e 6 mesi a De Nigris, “factotum e informatore di Maiello sul comportamento delle ragazze; Bellonia, “che si occupava dell'alloggio”; Russo, Calandrelli, “autisti ed accompagnatori”; Polcino e Siciliano, “che fornivano stanze di albergo o abitazioni” per le ragazze. Queste ultime sarebbero state “gestite” da Yatsik, Sinitko e Hcypaberka, per le quali aveva chiesto la pena di 2 anni e 6 mesi.
L'inchiesta, avviata dalla Procura di Ariano Irpino, era stata corroborata da intercettazioni telefoniche disposte in un'indagine antidroga della Dda e da servizi di osservazione, controllo e pedinamento dei militari di Benevento e Mirabella Eclano. Ora la conclusione del processo e la dichiarazione di prescrizione.