di Andrea Fantucchio
Era stato trovato a bordo di una auto con oltre 1500 grammi di hashish e diversi grammi di cocaina. Droga che erano costata l'arresto a un 40enne di Monteforte Irpino (Avellino). Durante una successiva perquisizione a casa del sospettato, i militari avevano trovato altri panetti di hashish. Oggi l'imputato, al termine del rito abbreviato, è stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione, invece dei sei chiesti dal pubblico ministero. La difesa, affidata al penalista Alberico Villani, è riuscita a far assolvere il 40enne per la contestazione relativa alla cocaina e a far decadere l'aggravante dell'ingente quantità. Il giudice per le udienze preliminari, Paolo Cassano, ha così stabilito una pena più mite di quella richiesta dal pm.
L'imputato era finito in carcere ad aprile. I militari, durante un servizio di controllo del territorio, avevano fermato l'auto del 40enne. All'interno della vettura avevano trovato e sequestrato diversi involucri con panetti di hashish nascosti nel cruscotto. Inoltre era stato rinvenuto anche un piccolo quantitativo di cocaina. Un aspetto che poi, nella vicenda giudiziaria, si è rivelato decisivo: la difesa ha dimostrato che, proprio quella irrisoria quantità di polvere bianca, non era destinata allo spaccio. E anche sulla quantificazione dell'altra sostanza stupefacente (proprio l'hashish sequestrato) si è giocata parte della tesi difensiva. L'avvocato ha evidenziato l'insussistenza dell'aggravante indicata dal comma 2 dell'articolo 80, che prevede un aumento della pena da applicarsi quando la contestazione riguarda ingenti quantità di sostanza stupefacente. Una tesi sposata dal gip, nonostante il parere contrario del pubblico ministero, Roberto Patscot. La difesa ricorrerà il Appello per ottenere un ulteriore sconto della pena.