"Mi diceva: se non mi porti i ragazzi e il cane, ti uccido"

Le dichiarazioni della parte offesa nel processo per stalking e lesioni al marito.

Atripalda.  

 

di AnFan 

"Se non mi porti i ragazzi e il cane a casa ti vengo a prendere dove siete e ti uccido", il marito le avrebbe detto così prima di colpirla con i cocci di un vaso che aveva rotto poco prima. Stamattina, in aula, sono state acquisite le dichiarazioni rese da una signora di Atripalda, agli ufficiali di polizia giudiziaria, nel processo a carico dell'allora marito della donna: si tratta di un 49enne della città del Sabato, accusato di atti persecutori e lesioni. Quest'ultima ipotesi di reato è legata a un episodio denunciato a settembre del 2016. Uno dei tanti che si sarebbero verificati nel giro di un mese. L'uomo - secondo l'accusa - avrebbe pedinato più volte e tempestato di sms la persona offesa. In un'occasione avrebbe minacciato anche il figlio 14enne. Durante un altro episodio avrebbe minacciato anche l'autista di un bus, dipendente della ditta gestita dalla moglie, intimandogli di non partire e appropriandosi delle chiavi del mezzo. Alla fine la donna, rappresentata dagli avvocati Alfonso Chieffo e Dario Cierzo, aveva deciso di denunciare tutto.