Abuso d'ufficio a Montella: assolti dirigenti comunali

Tre assoluzioni per i due responsabili dell'ufficio tecnico e un geometra.

Montella.  

 

di Andrea Fantucchio

Era accusati di abuso d'ufficio per aver aver favorito il committente e la ditta esecutrice dei lavori di un immobile a Montella: ma il tribunale di Avellino ha disposto tre assoluzioni per i due responsabili dell'ufficio tecnico comunale, A.c. (fino al 2009) e il successore R.d.g., e il geometra responsabile del provvedimento, D.a.d.. La vicenda risale a circa quindici anni fa. Tutto è iniziato dalla denuncia di un residente del posto, che si è poi costituito parte civile con l'avvocato Generoso Pagliarulo. L'uomo aveva un terreno confinante a quello nel quale doveva sorgere il manufatto poi mai completato. Sono infatti state realizzate solo le fondamenta e due autorimesse. Ne era nata l'indagine: nel “mirino” degli inquirenti un permesso a costruire in sanatoria. La Procura di Sant'Angelo dei Lombardi aveva poi fatto una prima richiesta di archiviazione rigettata dal gip. Così la vicenda era finita di fronte al giudice per le udienze preliminari, Fabrizio Ciccone, che aveva prosciolto i tre imputati

La procura generale di Napoli era ricorsa in Cassazione, che aveva definito la sentenza “di merito” (non consentita al giudice per le udienze preliminari), rispendendo la vicenda all'udienza preliminare dinanzi al gup di Avellino, Antonio Sicuranza. Intanto infatti il tribunale di Sant'Angelo dei Lombardi era stato accorpato da quello del capoluogo irpino.

I tre imputati erano stati rinviati a giudizio dinanzi al collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo, a latere i magistrati Pierpaolo Calabrese e Gennaro Lezzi. La difesa, rappresentata dagli avvocati Innocenzo Massaro, Giancarlo Mazzei e Raffaele Doria, ha citato come testimoni il committente dell'opera e l'impresa costruttrice, che per l'accusa avevano beneficiato del permesso in sanatoria a costruire, dimostrando come non vi fosse alcun legame con gli imputati. Oggi la Procura, anche sulla scorta di una relazione di un consulente di parte, aveva chiesto sei mesi di reclusione per tutti gli imputati. Ma il tribunale ha disposto l'assoluzione.