Busta paga "gonfiata": a processo il custode del cimitero

Atripalda. Il Gup l'ha ritenuto connesso al procedimento relativo a tre dipendenti comunali.

L'imputato è accusato di truffa. Nel "mirino" dell'accusa una busta paga.

Atripalda.  

 

di Andrea Fantucchio 

E' stato rinviato a giudizio per truffa - il processo è fissato per il 20 novembre, l'accusa è a rischio prescrizione-, A.M., che ricopriva il ruolo di custode del cimitero ad Atripada. La vicenda si lega all'altro filone dell'inchiesta sui tre dipendenti comunali di Atripalda (un quarto è stato condannato con rito alternativo) accusati di truffa aggravata e continuata. Il reato contestato si riferisce al 2015. Per l'accusa gli imputati avrebbero gonfiato le loro buste paga prima di essere denunciati dal sindaco di allora, Paolo Spagnuolo. Il Comune, rappresentato dall'avvocato Carmine Freda, si è costituito parte civile. I tre, rappresentati fra gli altri dall'avvocato Luca Penna, dovranno comparire in aula a maggio.

I fatti che riguardano A.M. risalgono invece al 2011. Nel mirino poco più di un mille di euro relativi a una busta paga percepita dall'imputato. E la trance di un finanziamento. Di fronte al gup Fabrizio Ciccone, i legali dell'imputato, Gerardo De Vinco e Sabino Rotondi, hanno eccepito la prescrizione del reato. In quanto, a loro dire, il primo atto interruttivo (l'invito a comparire dinanzi al pubblico ministero) è avvenuto nel settembre 2017 mentre il reato si sarebbe consumato ad aprile del 2011. Il gup Ciccone ha fatto riferimento al procedimento connesso che riguarda i tre dipendenti comunali di Atripalda. E ha chiarito che la prescrizione interverrà a inizio novembre. Per quanto riguarda il futuro lavorativo dell'uomo, il procedimento civile è stato infatti sospeso in attesa di conoscere l'esito del versante penale.