di Andrea Fantucchio
Sono entrati nella fabbrica, probabilmente di notte, e hanno portato via 500 kg di rame. Il furto è avvenuto in un noto stabilimento dell’area industriale di Nusco specializzato nella pressofusione del metallo. Così è stato chiamato il 112. Le indagini sono state avviate dai carabinieri della stazione locale affiancati dai colleghi della compagnia di Montella diretti dal capitano Rocco De Paola. I militari hanno ascoltato alcune persone e sono a lavoro sulle immagini raccolte dal circuito di telecamere per risalire all’identità dei malviventi. Secondo una prima ricostruzione sarebbero stati almeno in tre e sono andati a “colpo sicuro”: erano certi di non essere visti e che lo stabilimento fosse vuoto. Non è escluso che nei giorni precedenti al colpo si siano recati in zona per studiare la situazione: questo e altri aspetti toccherà agli investigatori chiarirli. Per portare via la refurtiva si sarebbero avvalsi di un furgoncino - questa è la prima supposizione degli inquirenti - con qualcuno a bordo a “fare da palo”. Poi si sono dileguati nelle strade circostanti senza essere visti. Il furto è stato denunciato infatti solo 24 ore dopo,
Tre settimane fa c’era stato un colpo simile in uno stabilimento di Calitri. Tre ladri avevano divelto un cancello per introdursi nel piazzale di una fabbrica e rubare rame, cavi e altri oggetti da rivendere, ma erano stati fermati prima di riuscire a fuggire. I militari li avevano sorpresi al di là della recinzione di una fabbrica dismessa. Loro si erano immediatamente fermati. Poco più in lài, sparpagliati sul terreno, c’erano gli oggetti che si presumono fossero la refurtiva. Così per loro erano scattati gli arresti. Altri ladri di rame ieri avevano “preso di mira” il cimitero di Montoro portando via il metallo.
