Entrano nella posta a picconate, ma stavolta il colpo fallisce

Ariano, presa nuovamente di mira quella posta. Ma all'interno una brutta sorpresa per i criminali.

Neanche un euro in cassa. Era andata meglio ad ottobre. Quando i malviventi avevano abbattuto la parete della scuola elementare e media adiacente all'ufficio postale.

Ariano Irpino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sono entrati di nascosto nella scuola e hanno abbattuto una parete, accedendo così all'ufficio postale adiacente. All'interno, però, una brutta sopresa: non c'era nulla da rubare, neanche un euro in cassaforte. E' andata male ai criminali, si ipotizza più di due, che hanno tentato un furto nell'ufficio postale di Palazzisi lungo la strada San Vito Apice, ad Ariano Irpino. Dove si trova l'istituto scolastico Parzano Tressanti.

Secondo quando ricostruito dai carabinieri della locale compagnia, al comando del capitano Andrea Marchese, i ladri, come detto, avrebbero creato un varco in una parete della scuola. Probabilmente di notte e usando picconi e martelli. Niente esplosivo, quindi, come si era ipotizzato in un primo momento. Gli investigatori stanno visionando le immagini raccolte dal circuito di telecamere posto nelle vicinanze del luogo dell'accaduto. 

Questo è il secondo furto subito dall'ufficio postale di Palazzisi in pochi mesi. A ottobre era andata meglio ai malviventi che avevano portato via diverse migliaia d'euro. Anche quella volta si erano introdotti nella scuola ed avevano 'bucato' un muro, guadagnando l'accesso ai locali Pt. (la foto di copertina si riferisce al colpo di ottobre). A dare l'allarme era stato il personale scolastico.

Non è un periodo felice per la Valle Ufita. A fine dicembre erano infatti state prese di mira dai ladri le filiali del Banco Popolare di Bari a Bisaccia e della Banca Credito Cooperativo di Flumeri a Grottaminarda. In entrambi i casi i criminali avevano utilizzato la “tecnica della marmotta”: una pala di ferro imbottita di esplosivo per far saltare in aria i bancomat. Avevano recuperato il bottino dopo aver abbattuto la parete degli istituti di credito utilizzando delle auto rubate precedentemente.

Sull'evoluzione delle indagini su quei colpi i militari mantengono comprensibilmente il massimo riservo. Ma le immagini raccolte dal circuito di telecamere, così come le testimonianze rese da alcuni testimoni, potrebbero presto portare a una svolta decisiva.