di Simonetta Ieppariello
Andrea La Rosa, 35 enne milanese, ex calciatore di serie C e neo direttore sportivo del Brugherio calcio (Monza), è stato sgozzato. I suoi assassini, definiti "spietati" dagli inquirenti, forse avrebbero anche tentato di sciogliere il cadavere con l'acido ma sono stati fermati prima. I due fermati per omicidio e soppressione di cadavere sono Antonietta B., 59 anni e suo figlio Raffaele R., 35, di Quarto Oggiaro (Milano) e dietro il delitto pianificato dai due ci sarebbe un movente economico.
Il corpo dell'uomo, scomparso dal 14 novembre scorso, è stato scoperto due giorni fa nel bagagliaio di un'auto guidata dalla donna di origini irpine.
Le due persone fermate con l'accusa di omicidio e di occultamento di cadavere ora sono a disposzione degli inquirenti.
Ed infatti Antonietta e il suo defunto marito emigrarono dopo il sisma del 1980. Aveva ancora molti parenti in alta irpinia. La sera in cui è scomparso, il 14 novembre scorso, La Rosa aveva con sè altri 8mila euro, che doveva prestare alla coppia, madre e figlio, cui aveva già dato 30mila euro, ancora da restituire. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso della conferenza stampa La Rosa era spaventato per l'incontro: ne aveva parlato infatti con la compagna e con gli amici, ma era stato poi rassicurato dal fatto che alla consegna della somma ci sarebbe stata anche la madre.
Lo avrebbe fatto senza imporre tassi usurai.
Il cadavere di Andrea La Rosa è stato trovato giovedì pomeriggio proprio nel bagagliaio di un'auto guidata da Antonietta B., la donna è stata fermata lungo la superstrada Milano - Meda. Nel portabagagli c'era un bidone blu di metallo, lì dentro il corpo del 35enne con una profonda ferita alla gola, in stato di decomposizione. Ai poliziotti che gli avevano imposto l'alt la dona avrebbe risposto con naturalezza, secondo quanto rivelato in conferenza stampa: "Sto trasportando del gasolio con naturalezza e freddezza, senza tradire alcuna emozione".
Secondo gli inquirenti Antonietta B. si stava recando in un garage di Seveso, dove sono stati trovati 24 flaconi di acido. Secondo quanto trapelato Raffaele avrebbe ricercato su google i particolari sullo scigliemento di un cadavere in acido. E' stato accertato che aveva fatto delle ricerche su internet dal suo ufficio su come il boss mafioso, Giovanni Brusca, sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo nel 1996 . FOrse intendeva imitarlo. Attualmente madre e figlio non hanno confessato il delitto e restano a disposizione degli inquirenti.