Caposele, il caso dell'ex assessore Malanga in Appello

La Corte d'appello di Napoli ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

In primo grado era stato condannato per abuso in atti d'ufficio. Ieri l'udienza in Appello.

Caposele.  

 

di Andrea Fantucchio 

La Corte d'appello di Napoli ha dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato di abuso d'ufficio a carico dell'ex assessore ai Lavori Pubblici di Caposele, Vito Malanga, che dovrà pagare esclusivamente le spese di costituzione di parte civile pari a 800 euro per ciascuna parte civile. La provvisionale diu 25mila euro è stata revocata integralmente grazie alla difesa sostenuta dall'avvocato Vincenzo Esposito.

I fatti contestati risalgono al 2008. Quando Malanga, in qualità di assessore e responsabile dell'area tecnica di Caposele, avrebbe secondo l'accusa negato l’agibilità a un locale commerciale davanti al santuario di San Gerardo, avvantaggiando di fatto gli altri esercenti della zona. La titolare del negozio danneggiato aveva denunciato l'accaduto.

Così la questione era finita in tribunale. I giudici di Avellino avevano condannato Malanga a un anno di reclusione, pena sospesa, all'interdizione dai pubblici uffici per un anno, al risarcimento delle parti civili nonché al pagamento delle spese legali con una provvisionale  in favore delle parti civili difese dall'avvocato Giuseppe Palmieri e da Giacomo Ambrosino.

L'avvocato Vincenzo Esposito era ricorso in Appello. Così si è arrivato al processo di ieri che ha poi portato al verdetto emesso dai giudici napoletani.