Arrestato il sindaco Ledezma originario di Grottaminarda

Scontri Venezuela

Rosetta D’Amelio, in queste ore è in contatto costante con il Sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola, per seguire l’evolversi della vicenda...

Grottaminarda.  

"La situazione in Venezuela sta precipitando di ora in ora ed è sempre più drammatica. La comunità internazionale non può stare a guardare”.

Così dichiara la Presidente del Consiglio regionale, Rosetta D’Amelio, che in queste ore è in contatto costante con il Sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola, per seguire l’evolversi della vicenda.

“In qualità di Presidente della Consulta regionale dell’emigrazione -  afferma D’Amelio -  ho ricevuto mail disperate dai nostri connazionali in Venezuela che chiedono aiuto per le violenze e le repressioni che stanno subendo.  Stanotte – continua D’Amelio – sono stati arrestati il leader di opposizione, Leopoldo Lopez, e il sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, di origine irpina. Sono in contatto costante con Sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola, e con la famiglia di Ledezma alla quale va tutta la mia più forte solidarietà”.

Ledezma è legato alla famiglia Bruno, che risiede a Grottaminarda, sono imprenditori molto conosciuti. Il primo cittadino era stato già arrestato due anni fa. Allora scattò la solidarietà del sindaco nonché presidente dell’Unione dei Comuni Angelo Cobino, con una lettera ufficiale:  “Lancio un forte appello per la liberazione del Sindaco di Caracas e di tutti i prigionieri politici. Esprimo solidarietà e sostegno ad Antonio Ledezma, al quale al nostra Comunità è legata da condivisione di ideali di libertà, democrazia e radici. Esprimo a nome personale, dell'Amministrazione e Consiglio Comunale, della Comunità Grottese e dell'Unione dei Comuni "Terre dell'Ufita" affettuosa vicinanza a tutta la Sua Famiglia, augurando che possa risolversi al più presto questa tristissima vicenda."

“C’è un popolo che sta lottando con tutte le sue forze per difendere la democrazia e la libertà - conclude la D'Amelio - in condizioni estremamente precarie. Tra questi anche i 130 mila italo-venezuelani per i quali il governo italiano, come ha dichiarato Gentiloni, sta intervenendo non solo sul piano diplomatico ma anche sul piano della difesa”.

“La comunità internazionale – è l’appello accorato della Presidente D’Amelio -  intervenga subito per ripristinare la democrazia”

Redazione Av