di Andrea Fantucchio
Le montagne e i boschi irpini bruciano ancora. Come accade da giorni. Numerose segnalazioni ci arrivano dalla zona montana a ridosso di Calitri. Lingue di fuoco e nubi nere stanno divorando la vegetazione che circonda i curvoni di una delle strade d'accesso al paese. Gli uomini della Comunità Montana sono intervenuti per domare le fiamme. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso. (A fine articolo tutte le foto).
Purtroppo, non l'unico rogo registrato in provincia durante la mattinata. Altri incendi a Frigento in località Toppole, Solofra in zona Cerzete, a Morra De Sanctis in località Orcomone, a Chiusano San Domenico sul Monte Luceto. Roghi tutti spenti dall'intervento del Genio Civile. La cui stazione provinciale sta realizzando un super-lavoro anche in fase di coordinamento e attività di sensibilizzazione.
Le zone più colpite dagli incendi si confermano la Valle dell'Irno e l'Alta Irpinia. Dall'inizio di luglio i canadair fanno la spola fra Salerno, dove caricano l'acqua, e i luoghi dei roghi.
Oggi intanto è in corso un vertice a Napoli per valutare i rischi idrogeologici causati dagli ultimi incendi. Le zone montane private degli alberi a causa dei roghi potrebbero essere più vulnerabili al pericolo rappresentato dalle frane.
In Irpinia, nonostante gli anni trascorsi, tutti hanno ancora negli occhi le immagini strazianti del disastro di Quindici. L'area della provincia di Avellino che ha riportato più danni a causa degli incendi di quest'estate è il monte Salto nel montorese.
Sono tanti i messaggi dei cittadini ricevuti sulla nostra pagina Facebook per commentare gli incendi di questi giorni. Fra chi chiede, «Di trovare ogni piromane e "sbatterlo" in prigione», a chi soffre per quello che sta accadendo al verde dell'Irpinia, «Le nostre amate montagne - commenta un lettore in proposito - purtroppo bruciano ancora. E nessuno paga».