Ucciso e carbonizzato: forse uno sgarro. Indaga la Dda

Omicidio a Contrada. Michele Tornatore sparato, ucciso e dato alle fiamme

Contrada.  

di Siep

Rara ferocia. Un corpo orribilmente devastato dal fuoco, chiuso nel bagagliaio di una vettura. E’ accaduto in Irpinia, e questo delitto proietta sulla nostra provincia ombre inquietanti.

Stava scontando gli ultimi mesi in semilibertà, Michele Tornatore, 64 anni, ucciso e dato alle fiamme in una discarica in montagna a Contrada. A suo carico un cumulo di pene, relativo a reati di riciclaggio e ricettazione di mezzi industriali. Tornatore potrebbe essere stato ammazzato per questioni legate, forse, al traffico che da molti anni gestiva anche a livello internazionale, di camion, trattori, pale meccaniche, ruspe. Forse uno sgarro potrebbe aver scatenato la violenza. Un campo difficile quello della vendita di mezzi. Molti gli interessi della malavita nel comparto.

Una cosa è certa: quella avvenuta a Contrada è stata una esecuzione in piena regola.  Poi le fiamme, il rogo che ha avvolto quell’auto hanno lasciato molte domande a cui gli inquirenti stanno cercando di dare una risposta. 

Il fuoco potrebbe voler significare punizione, regolamento di conti. Questa una ipotesi al vaglio di chi indaga per dipanare i mille dubbi e interrogativi che avvolgono questo feroce omicidio. Tornatore aveva ottenuto la semilibertà, che gli consentiva di trascorrere a Bellizzi solo la notte in cella. Di mattina andava al lavoro in un'officina meccanica di Contrada. Aveva trovato un impiego che gli consentiva di lavorare, guadagnare.

Indaga la Dda senza tralasciare alcuna pista. Si cerca di risalire ad eventuali rapporti, anche pregressi dell’uomo con la malavita. Una cosa è certa: Tornatore non ha mai avuto accuse di reati associativi. Un particolare non da poco, ma che comunque non evita altri punti di domanda, indagine, approfondimento.

Ma le modalità efferate dell'omicidio preoccupano, aprendo nuovi scenari e prospettive di indagine. Soprattutto l’esecuzione spietata, la modalità di uccisione e devastazione del corpo: almeno un colpo, quello che lo ha centrato alla nuca.  Poi il rogo della Nissan grigia che usava, e nella quale  era stato chiuso. Il cadavere era stato sistemato nel bagagliaio. Ora si attende l’autopsia, ed il test del Dna, per chiarire ogni fase di una morte terribile e per avere la certezza dell'identità. La devastazione del cadavere con le fiamme resta il particolare, forse, più inquietante. Tornatore era sparito nel nulla martedì scorso.

Da capire se l’uomo se sia stato ucciso nella discarica di Contrada e se mentre era già nel bagagliaio della vettura. Particolari che andranno delineandosi nelle prossime ore.